"Non c'è nessuna trattativa con Vivendi". Lo precisa Mediaset dopo "le gravi affermazioni di de Puyfontaine", Ceo della società francese, nell'intervista al Corriere. Puyfontaine ha detto di aver acquisito il 20% "per poter avere voce in capitolo", ma il Biscione replica che "nell'incontro richiesto da Vivendi la società ha ribadito le sue posizioni, tenendo conto che è suo dovere tutelare l'interesse di tutti gli azionisti e non solo del 20%".
La missione in Italia - Il Ceo di Vivendi, che ricopre anche la carica di vicepresidente di Telecom, si è recato "in missione" in Italia per chiarire i contorni della vicenda dopo il blitz in Borsa. A Milano de Puyfontaine ha incontrato il vicepresidente di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi. In mattinata si era invece recato a Roma per parlare con il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, il quale aveva definito "inopportuna" la scalata a Mediaset a Vivendi. Calenda avrebbe chiesto al manager francese l'impegno formale a non andare oltre l'attuale 20%.
"Non siamo ostili, vogliamo trattare" - "L'aggressività? E' il nostro modo per arrivare a un risultato positivo. Ma non siamo ostili. E' vero, bisogna essere in due per ballare il tango. Ma io voglio continuare a ballare comunque", ha affermato Arnaud de Puyfontaine. L'acquisizione del 20% di Mediaset, spiega il top manager francese, è costata circa 800 milioni di euro.
"Fininvest e Mediaset ci hanno fatto causa per aver rotto il contratto su Premium. Ma noi ci siamo tirati indietro perché abbiamo scoperto di aver firmato un'intesa diversa da quanto ci era stato detto. Abbiamo provato a trovare un accordo alternativo. Invece ci hanno offeso e maltrattato pubblicamente. Non siamo masochisti. Abbiamo reagito per superare l'impasse", spiega il Ceo della società francese.
Nessun commento sullo scenario di un'Opa sul capitale di Mediaset. "Abbiamo i mezzi per farlo, Vivendi ha in cassa 2,1 miliardi ma la sua liquidità è molto più alta", sottolinea il manager transalpino.
Definizione Premium "McDonald's" nel dossier legale - Nel corposo dossier in mano all'ufficio legale di Mediaset per la vicenda Vivendi, potrebbe a breve confluire anche una segnalazione su alcune espressioni utilizzate da de Puyfontaine nella sua intervista al Corriere. Il Ceo di Vivendi ha infatti dato una definizione "particolare" della pay-tv Premium: "E' come se ci avessero invitato a cena in un ristorante a tre stelle e poi ci siamo ritrovati in un McDonald's". A quanto si apprende, in questa dichiarazione potrebbero venire ravvisati profili diffamatori.