Raffaele Marra, attuale capo del personale del Campidoglio ed ex braccio destro del sindaco di Roma Virginia Raggi, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di corruzione. La vicenda è legata all'inchiesta sulla compravendita delle case Enasarco e risale al 2013. In quel periodo Marra era a capo del dipartimento politiche abitative del Comune di Roma. Il sindaco: "Ho sbagliato, lo sostituiremo".
Il gip: "Spiccata pericolosità sociale, uomo di fiducia di Raggi" - Nell'ordinanza di custodia cautelare, il gip Maria Paola Tomaselli scrive: "Vi è il concreto pericolo che Marra e Scarpellini, se lasciati in libertà, commettano altri gravi delitti" e i fatti contestati "denotano la loro spiccata pericolosità sociale certamente tale da rendere assai probabile la reiterazione di analoghi comportamenti delittuosi".
Il giudice precisa poi che il "concreto e attuale pericolo di reiterazione di condotte delittuose" da parte di Marra sussiste "in considerazione del ruolo in concreto attualmente rivestito nel Comune di Roma, dell'indubbia fiducia di cui gode da parte del sindaco Virginia Raggi". Il gip sottolinea inoltre che "nonostante la campagna di stampa che pure si è registrata in suo sfavore, (Marra) non è stato esautorato, ma è stato nominato Direttore del Dipartimento del personale".
Arrestato anche l'imprenditore Scarpellini - Oltre a Marra, i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Roma hanno arrestato anche il costruttore e immobiliarista Sergio Scarpellini. I pm contestano anche a lui il reato di corruzione. Dalle indagini sarebbe emerso che Scarpellini corrompeva pubblici amministratori, attraverso beni immobiliari, per trarre benefici per le sue società. Marra, nel giugno 2013, avrebbe comprato un appartamento Enasarco, con assegni tratti dal conto corrente dell'immobiliarista.
Perquisita la stanza di Marra in Campidoglio - Nell'ambito dell'inchiesta che ha portato all'arresto di Marra i carabinieri hanno eseguito perquisizioni in Campidoglio. In particolare i militari si sono recati proprio nella stanza del dipartimento del personale. Sul posto anche il pm della Procura di Roma Barbara Zuin.
Marra intercettato: "Sono a disposizione di Scarpellini" - "Sono a disposizione, diglielo che sono totalmente a disposizione, lui lo sa". Così Marra parlava nel giugno scorso con la segretaria di Scarpellini e proprio da quella intercettazione è partita l'indagine che ha portato in carcere per corruzione il capo del personale del Campidoglio e l'imprenditore. Secondo quanto contenuto nell'ordinanza di custodia cautelare, Marra chiedeva all'imprenditore di intercedere su Francesco Gaetano Caltagirone, editore de Il Messaggero, per gli articoli di approfondimento che il quotidiano romano stava pubblicando nel periodo in cui diverse critiche arrivavano, da varie testate, sulla sua nomina.
Martedì 20 gli interrogatori di garanzia - Sono stati fissati per martedì 20 dicembre, nel carcere di Regina Coeli, gli interrogatori di garanzia di Raffaele Marra e di Sergio Scarpellini. I due dovranno rispondere alle domande del gip Maria Paola Tomaselli. L'avvocato Remo Pannain, difensore di Scarpellini, ha annunciato che il suo assistito intende rispondere e chiarire la propria posizione.