Ad Aruba sole, mare, spiagge bianchissime. E non solo
L’isola è diventata una delle mete caraibiche più trendy: il segreto sta nella straordinaria bellezza di una natura incontaminata.
L’isola di Aruba sta vivendo un periodo di crescente notorietà, tant’è che l’anno scorso è stata la meta che ha registrato il maggiore aumento del numeri dei visitatori seguita, nell’area caraibica, preceduta solo da Cuba. Perché tanto successo? I suoi punti di forza sono sicuramente le spiagge candide, il mare turchese e cristallino, il clima soleggiato tutto l’anno, ma anche, e soprattutto, la sicurezza che si respira sull’isola, l’ampia ed eccellente offerta di resort, l’ottima ristorazione, i paesaggi mutevoli e incantati. Scopriamoli.
Nel cuore dei
Caraibi del Sud, estesa per 180 km quadrati,
Aruba è il prototipo del paradiso tropicale. Un’isola ricca di storia, in un mix affascinante di culture e tradizioni. Per gli amanti del mare sulla costa sud ovest si estendono 11 km di spiagge bianche incontaminate, tra le più belle al mondo ( anche secondo la comunity dei viaggiatori di
TripAdvisor).La costa nord orientale è caratterizzata invece da paesaggi brulli e da chilometri di litorale intatto, perfette per escursioni avventurose in jeep, quad o a cavallo. L’entroterra è colorato da una folta boscaglia, molte varietà di cactus e meravigliose formazioni rocciose: gli alberi più famosi dell’isola sono i divi-divi, tutti permanentemente scolpiti in inconsuete forme piegate dagli alisei.
Il sole splende tutto l’anno - La fortuna più grande di Aruba è quella di trovarsi fuori dalla rotta degli uragani, al sicuro da piogge e temporali e quindi visitabile tutto l’anno. Aruba è l’isola con più giornate di sole tra tutte le isole dei Caraibi, ma è allo stesso tempo costantemente rinfrescata dai venti alisei che soffiano praticamente ogni giorno. La temperatura media è di
28 gradi, con picchi più alti da maggio a ottobre e più bassi da dicembre a marzo.
Palm Beach e Eagle Beach - Le due spiagge più famose dell’Isola, dove sorge la quasi totalità dei Resort e dove si sviluppa la vita turistica, sono Palm Beach e Eagle Beach. Palm Beach è sede degli hotel più glamour, con ristoranti goourmet, boutiques, bar sulla spiaggia e centri per gli sport acquatici. Eagle Beach è invece più tranquilla e appartata rispetto a Palm Beach, ideale per chi vuole abbandonarsi al completo relax. Riconosciuta come una delle più belle spiagge al mondo, Eagle Beach è conoscuta anche per gli alberi più fotografati dell'Isola, i famosi divi divi. Ad Aruba è d’obbligo una giornata di snorkeling.
Oranjestad e l’architettura coloniale- Oranjestad, graziosa cittadina di 30.000 abitanti, è la capitale di Aruba e si trova nella pittoresca costa sud dell'isola. Una città colorata, allegra e molto tranquilla, piacevole da visitare: la sua particolare architettura nasce dalla fusione dello stile olandese e spagnolo. Le case hanno tutte le sfumature dei colori pastello, dal giallo al rosa all’azzurro e ospitano piccoli musei, boutique e graziosi ristoranti dove il
pesce fresco è servito tutto il giorno.
Natura selvaggia nel Parco Airkok – Tappa obbligata per chi ama la natura,
Parco Airkok è una grande e ricchissima riserva naturale che
ricopre ben il 18% dell’Isola. All’interno si trovano siti storici, formazioni geologiche uniche, e una variegata flora e fauna. Il parco, così come tutta la costa Nord, può essere visitato con un’escursione organizzata da una delle numerose agenzie dell’isola, oppure può essere scoperto in autonomia noleggiando un quad o un fuoristrada.
Ospitalità raffinata - La qualità dell’offerta ricettiva di Aruba è decisamente alta. Il turista ha la possibilità di scegliere tra tipologie di strutture molto diverse, e anche in quelle più semplici ed economiche non scade lo standard qualitativo. La zona prettamente turistica dell’isola è quella che sorge sui famosi 11 km di spiaggia bianca di Palm Beach e Eagle Beach.
In cucina un mix di sapori- Il mix multi-culturale di Aruba si riflette anche nella variegata cucina locale dell’Isola, che vanta piatti con una spiccata influenza olandese, sud americana e caraibica. Oggi i ristoranti locali propongono ricchi piatti a base di frutti mare, come il
wahoo, il dentice, la lampuga e il barracuda, cucinati in svariati modi (alla griglia, in padella, o affumicati). Il
Pisca hasa crioyo, è il piatto tipico della cucina creola di Aruba, cucinato nella maggior parte dei ristoranti dell’isola e servito con fette di pane, salsa a base di cipolla, pomodoro, piselli e aglio.
Per maggiori informazioni: www.aruba.com
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