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Aosta, la figlia di una cassiera di un supermercato lancia una petizione: "Commessi devono avere la priorità sulla vaccinazione, subito"

"Ho sentito la necessità di fare qualcosa di più concreto delle solite lamentele", ha scritto

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Sono stati e sono in prima linea da inizio pandemia gli uomini e le donne che lavorano in supermercati e alimentari, sempre aperti in quanto servizi essenziali. L'ultimo decesso per Covid è quello di Rudy Reale, il direttore di un Todis di Roma. Preoccupata per la madre, una cassiera di un supermercato, la ventenne valdostana Melissa Cortese ha lanciato una petizione su change.org per chiedere di vaccinare in via prioritaria i dipendenti delle catene di alimentari "tutti esausti e invisibili". “Subito”, si legge nel testo.

La petizione - "I lavoratori dei supermercati e di ogni negozio alimentare sono in prima linea dall'inizio della pandemia, continuano la loro attività senza sosta e senza adeguata protezione. Non hanno mai smesso di lavorare, non hanno mai cessato il contatto con i clienti, ma non sono mai stati nominati dalle istituzioni e non hanno ricevuto tutele o premi per i pericoli affrontati - si legge su change.org -. Sono stanchi, stressati e, nonostante ciò, sempre a disposizione. In tanti hanno ricevuto le mascherine in ritardo o non le hanno ricevute, stessa cosa per il plexiglass alle casse. Divertenti le battute sul lievito che va a ruba, impressionanti i video dei supermercati svuotati all'inizio dell'emergenza. Dietro a tutto ciò c'erano loro". 

"Mia mamma - spiega la giovane -. è proprio tra questi lavoratori, per cui sento questo tema molto vicino. Aveva paura ad entrare in casa con noi dopo una giornata a contatto con centinaia di persone, aveva paura di andare a lavorare tra i clienti con le mascherine sotto il mento o addirittura senza. La lettura di un recente articolo che parlava della morte di un dipendente Carrefour a causa del Covid mi ha colpita e ho subito sentito la necessità di fare qualcosa di più concreto delle solite lamentele. Devono avere la priorità sulla vaccinazione. Subito". 

"Ho provato a lanciare una raccolta firme su change.org per spingere ad inserirli nel piano vaccinale in via prioritaria - ha spiegato ancora in una nota la giovane -. Mia mamma torna a casa stufa, nervosa per come vanno le cose e per la maleducazione dei clienti, anch'essi stressati e scorbutici. Penso che mia mamma rappresenti tutti i lavoratori dei supermercati. Alcuni soli, alcuni con una famiglia che li aspetta, ma tutti esausti e invisibili".

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