"Abbiamo pensato di fare una colletta per i figli di Laura. Il loro sarà un Natale terribile". Lo dice un'infermiera dell'ospedale di Saronno, teatro della raccapricciante storia delle morti in corsia, che vede coinvolti Leonardo Cazzaniga, ex primario del Pronto soccorso e l'infermiera Laura Taroni. I figli minorenni della donna sono finiti in una comunità protetta dopo che la loro madre è entrata in carcere con l’accusa di aver ucciso il marito e collaborato con il suo amante.
Cazzaniga è sospettato di avere uccisi almeno 4 pazienti, e tutti e due sono indiziati di altre morti di ricoverati con gravi patologie o anziani. "Un regalo in più potrebbe solo fargli piacere. Non è una cosa strana. È un gesto che farebbe chiunque", dice l'infermiera, secondo quanto riporta La Stampa.
L'indagine contro il medico, l'infermiera ma pure altri sanitari e i vertici del nosocomio potrebbe avere effetti devastanti. Per questo si capisce che non si voglia parlare della colletta per i due figli di Laura Taroni. Qualsiasi gesto, anche il più umanamente innocente come questo, potrebbe essere male interpretato. Alla sorpresa per il coinvolgimento del medico e dell’infermiera si accompagna adesso la preoccupazione per i due figli di Laura Taroni. Perchè come dice un infermiere prima di rientrare veloce in reparto: "Non hanno più nessuno quei bambini. In un Natale così è giusto fargli sapere che c’è chi pensa ancora a loro che non hanno alcuna colpa".