Argentina, colpito da proiettile vagante: calciatore salvo per miracolo
Franco Quiroz è stato raggiunto alla testa da un colpo sparato da un agente per sedare una rissa tra tifosi durante Almagro-Atletico Paranà
Una violenta rissa sugli spalti stava per costare cara a un calciatore: durante la partita Almagro-Atletico Paranà del campionato della Serie B argentina, il centrocampista 26 enne Franco Quiroz è stato raggiunto accidentalmente alla testa da un proiettile a salve sparato da un agente. Il giocatore è stato dimesso dall'ospedale e sta bene: "Mi sento miracolato, per pochi centimetri non ho perso l'occhio".
Un nuovo episodio di
violenza su un campo di calcio in
Argentina. Questa volta, per lo meno, c'è il lieto fine ma la tragedia è stata evitata per pochi centimetri. Una rissa scatenatasi allo
stadio "Tres de Febrero" durante la gara tra
Almagro e
Atletico Paranà, valida per il campionato di
Serie B, stava per costare la vita a un calciatore. A un quarto d'ora dal termine della partita, infatti, il gol della squadra ospite scatena il putiferio sugli spalti: a quel punto interviene la polizia che inizia utilizzare
gas urticante e a sparare
proiettili a salve. Interviene anche
Franco Quiroz, centrocampista 26enne, che si avvicina alla recinzione per cercare di calmare gli animi.
Ma proprio in quel momento il giocatore viene accidentalmente
colpito alla testa da un proiettile sparato da un agente: "Mi sono avvicinato su esortazione di un agente, convinto che mi avrebbero ascoltato. In quel momento la polizia stava già sparando e ho provato a calmare gli ultrà, ma ho sentito una nuova raffica di spari dopo essermi girato per tornare in campo e, subito dopo, sono crollato a terra. Fortunatamente la pallottola non ha perforato il cranio ed è stato possibile estrarla. Mi avesse colpito un po’ più in basso, avrei perso l’occhio. Mi sento miracolato" ha raccontato lo stesso Quiroz dopo essere stato dimesso dall'ospedale. Nel caos sono rimasti feriti, in modo lieve, sei tifosi. Tre, invece, gli ultrà arrestati. Per il centrocampista dell'Almagro tutto è finito con un sospiro di sollievo e la sensazione di sentirsi davvero fortunato o, meglio, un miracolato, come ha detto lui stesso e come riferito dai medici che lo hanno operato.
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