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Morti in corsia ospedale Saronno, Procura: nessun muro di omertà

E' quanto è emerso dall'interrogatorio-fiume dell'ex direttore dell'Asl di Busto Arisizio, Roberto Cosentina, indagato per omessa denuncia e favoreggiamento

Nell'inchiesta sulle morti all'ospedale di Saronno, "non è corretto" dire che esiste un "muro di omertà". Lo ha precisato il procuratore capo di Busto Arsizio, Gianluigi Fontana, in riferimento all'interrogatorio-fiume dell'ex direttore dell'Asl di Busto, Roberto Cosentina. Il procuratore afferma che l'ex direttore sanitario "ha fatto chiarezza e ha risposto". Cosentina è indagato per omessa denuncia e favoreggiamento.

Il Procuratore ha dichiarato all'Ansa di essere "sbalordito per l'eco mediatica" data alla vicenda, e ha riferito che la Camera Penale di Busto Arsizio potrebbe presentare denuncia per la fuga di notizie sull'inchiesta.

Altre segnalazioni, inquirenti al lavoro - Proseguono le indagini degli inquirenti su possibili altri casi di morti sospette al Pronto Soccorso dell'ospedale di Saronno. I carabinieri stanno valutando altre segnalazioni, circa una ventina, giunte in caserma da parte di parenti di persone decedute in ospedale negli anni scorsi. Si tratta di persone che manifestano timore per le cause di morte dei propri cari o che domandano chiarimenti.

Il caso - Ad oggi sarebbero circa una trentina le cartelle cliniche sequestrate dagli investigatori. Si tratta di tutti i casi trattati dal viceprimario del Pronto Soccorso, Leonardo Cazzaniga, prima dell'avvio della indagine condotta dalla Commissione interna, poi chiusa senza alcun provvedimento successivo. Proprio sulla base di quella indagine, oggi dodici medici sono stati iscritti nel registro degli indagati a vario titolo per omessa denuncia e favoreggiamento. Questi stessi medici dovranno essere tutti sentiti dalla Procura a partire da lunedì.

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