IL DOPO RENZI

Centrodestra al bivio: Berlusconi attende il Colle

La linea ufficiale di Forza Italia è: una maggioranza c'è e noi non daremo il nostro sostegno. Ma sulla legge elettorale...

La linea ufficiale di Forza Italia che Silvio Berlusconi ha ribadito al suo partito non cambia: una maggioranza c'è e noi non daremo il nostro sostegno. Cosa diversa è invece trattare per le modifiche della legge elettorale. Nessuna intenzione dunque da parte del leader azzurro di riaprire il capitolo larghe intese, consapevole che l'ipotesi metterebbe la parola fine non solo all'alleanza di centrodestra ma potrebbe ripercuotersi anche all'interno dei gruppi di Forza Italia. Intanto Lega e Meloni spingono per andare al voto a marzo.

Una serie di ostacoli che Berlusconi deve considerare anche se, chi lo conosce bene, sa perfettamente che prenderà la decisione finale solo dopo aver ascoltato la sua famiglia ed i vertici di Mediaset. E' infatti la stabilità delle sue aziende una delle priorità. Il sospetto dunque che il Cavaliere a determinate condizioni possa aprire all'idea di un governissimo (che avrebbe come garante Sergio Mattarella) si fa strada tra le file azzurre.

E nel partito poi c'è anche chi a priori non scarta la soluzione. Raccontano infatti che l'ex ministro Stefania Prestigiacomo nel corso della riunione dei deputati di Forza Italia alla Camera abbia preso la parola proprio per ipotizzare di un ingresso di Fi nell'esecutivo. A questo punto però Berlusconi aspetta di sentire solo Sergio Mattarella.

Che l'ex premier nutra fiducia nelle decisioni del presidente della Repubblica non è un mistero, così come non lo è il canale di dialogo che il Colle ha aperto da tempo con Gianni Letta, braccio destro del Cavaliere e da sempre cerniera tra l'ex premier e le istituzioni.

Sabato alle 12 il leader di Forza Italia sarà al Quirinale alla guida della delegazione azzurra composta dai due capigruppo per chiarire quale sia la decisione di Forza Italia ma soprattutto per ascoltare cosa ha dire il Capo dello Stato a cui l'ex premier ha sempre garantito la "responsabilità" del suo partito.

La crisi del governo Renzi rappresenta per il Cavaliere però anche un bivio sulla strada del futuro del centrodestra. Un incontro con Salvini e Meloni potrebbe tenersi a Milano dove il Cavaliere è stato costretto a rimanere a causa di una lieve aritmia da stress diagnosticata al San Raffaele dove si è recato per dei controlli.

Certo è che se Forza Italia dovesse in qualche modo favorire la nascita di un altro governo la parola fine alla coalizione è già scritta. Lo mette in chiaro Matteo Salvini che anzi dà appuntamento in piazza nel caso in cui non si tornasse alle urne. E urne chiede anche Giorgia Meloni.

La leader di Fratelli d'Italia propone agli alleati di aprire un tavolo per elaborare una proposta di centrodestra sulla legge elettorale da proporre al Pd. Una legge che deve contenere anche le primarie, condizione obbligata per scegliere il futuro leader del centrodestra. La Meloni fissa anche una road map che prevede al massimo entro marzo le nuove elezioni.