Coccole gourmand

Comfort food: ecco cos'è e qual è il cibo dell'anima

Rilassarsi significa anche... mangiare, soprattutto in compagnia! Pandoro, panettone, cioccolata: i piatti della tradizione (e non) che ci coccolano

Fame, ma non solo. Da sempre il cibo è rito, convivialità, trama dei commerci e dei rapporti sociali. Comfort food è il cibo dell'anima, quello capace di evocare l'infanzia, ricordare persone e memorie importanti. Durante le feste più che mai sono le ricette del cuore a farci sorridere. Ecco perché vale la pena iniziare a mettere un pizzico di amore fra gli ingredienti del nostro benessere.

PROFUMO DI FESTA – Per ognuno è diverso: dal brodo come lo faceva la nonna al profumo delle polpette, il comfort food è prima di tutto un concetto. Secondo gli studi il profumo costituisce un dato fondamentale. Gli odori sono profondamente legati al cervello e alle emozioni. Un recente studio effettuato a Città del Messico ha testato gli effetti di uno stimolo odoroso su 30 bimbi dai 6 ai 10 anni, valutandone le reazioni a livello cerebrale. A ogni bambino è stato chiesto di annusare tre essenze differenti: cioccolato, cipolla e un terzo odore, acetone diluito.

PIACERE O SCHIAVITÙ? – Annusando l'odore di cipolla i bambini normopeso tendenzialmente mostrano un'attivazione dell'area associata alla ricompensa. In generale, l'esperienza olfattiva ha attivato le aree cerebrali connesse al controllo del piacere, emozione, memoria e programmazione. Al contrario, i piccoli con problemi di obesità sembrano essere stimolati unicamente dal profumo del cioccolato. Il profumo di cibo in questo caso mostra una connessione con l'impulsività.

IL CIBO, UNA DROGA – Oggi gli studi sottolineano che un eccesso di zucchero può dare effetti simili al consumo di droga. Gli squilibri a livello metabolico alterano l'equilibrio dell'organismo. Le conseguenze? Sul peso e non solo: ad alterarsi è la percezione del gusto, così come il sistema nervoso, ormonale e immunitario. Reagire non solo è possibile, bensì diventa una scelta di salute, perché il rischio è di cedere all'emotional eating trasformando il cibo in una fame esasperante e continua, senza freni.

EDUCAZIONE ALIMENTARE – Il segreto per tornare ad assaporare il gusto autentico degli alimenti è imparare a manipolare le materie prime. Da quanto non prepari una torta? Prenditi tempo per farlo e, se hai figli, coinvolgi i bambini quando sei ai fornelli. Fare la spesa, scegliere ingredienti di qualità, sperimentare la dedizione necessaria per preparare un piatto ben riuscito ci rendono più consapevoli. Secondo gli esperti diete eccessivamente rigide o un atteggiamento di costante rinuncia ottengono l'effetto opposto.

DIARIO DI FAMIGLIA – Scrivi un diario di famiglia, per te o da regalare, con le ricette che ami di più. Alcune probabilmente saranno ricordi dell'infanzia, ma altre possono costituire un viaggio attraverso nuovi sapori e Paesi lontani. Inventa una nuova memoria, segui il filo del tuo istinto e senti ciò che fa bene al tuo corpo. È un periodo di festa: dai a te stessa il permesso di apprezzare i profumi di questo periodo dell'anno. Invece di dire no al pandoro o al panettone puoi semplicemente decidere di tagliare fette più piccole, oppure trasformarli in una colazione speciale.

MINDFULLNESS – Fra gli esercizi più celebri in fatto di meditazione mindfullness ne esiste uno chiamato meditazione del cioccolato. Si tratta di assaporare un pezzetto di cioccolato… cercando di resistere alla tentazione di divorarlo! Prima di tutto osserva ciò che hai di fronte. Senti le sensazione che si scatenano dentro di te. Aspetta. Aspetta ancora un po'. Annusa. Nell'impatto con la lingua le papille gustative hanno uno shock. Goditi questo momento. Più a lungo riuscirai a far durare questo assaggio, maggiori saranno il piacere e il senso di gratificazione. Dare valore al cibo trasforma lo stile di vita: il nutrimento passa attraverso le emozioni che provi.