Viaggiare in treno può ancora essere un piacere da godere con il naso attaccato al finestrino o, nella bella stagione, in carrozze panoramiche come quelle del Treno Rosso del Bernina che partendo da Tirano, in Valtellina, provincia di Sondrio, raggiunge Saint Moritz, in Svizzera, in un susseguirsi di scenari mozzafiato, per poi proseguire la sua corsa sino a Coira, comune svizzero del Cantone dei Grigioni.
In effetti, ci sono alcuni panorami che possono essere apprezzati davvero solo se attraversati in treno: questo mezzo di locomozione antico e romantico riporta la mente alla conquista del west, dove ogni metro di binari posati sull’arido suolo del continente americano era un passo avanti verso la sua definitiva conquista; o al leggendario Ghan che attraversa il cuore rosso dell’Australia, da Darwin ad Adelaide. L’Orient Express compì il suo primo viaggio nel 1883, collegando Parigi a Costantinopoli, facendo tappa a Vienna, Budapest e Bucarest, e divenendo l’emblema dei viaggi di lusso, mentre la leggendaria Transiberiana attraversa l’Europa orientale e l’Asia settentrionale, da Mosca a Vladivostok, inoltrandosi solitaria in territori sconfinati, coprendo una distanza di oltre 9.200 chilometri ed è tutt’ora in espansione.
Il treno rosso del Bernina attraversa la piccola piazza del paese di Tirano e comincia la sua salita; i binari sono a scartamento ridotto, vale adire più stretti del normale, e bastano pochi chilometri per raggiungere la famosa rampa elicoidale di Brusio per superare in un soffio 30 metri di dislivello, passando prima sotto e poi sopra lo stesso ponte. Dall’altitudine minima dei 429 metri di Tirano, comincia una ripida salita in un susseguirsi di curve, gallerie, ponti al di là dei quali trionfa il verde della val Poschiavo, attraversata dall’omonimo fiume, fino a raggiungere il ghiacciaio; la punta più alta del tragitto è rappresentata dall’ospizio Bernina, a 2253 metri d’altitudine, oltre al quale si estende l’Engadina.
Il valico delle Alpi con il Bernina Express è sicuramente uno dei più spettacolari, non per nulla la ferrovia, inaugurata nel 1910, nel 2008 è stata inserita dall’Unesco, tra i patrimoni mondiali dell’umanità. Lungo il percorso si possono anche fare delle soste, per esempio nella valle del Morteratsch e da qui arrivare ai piedi dell'omonimo ghiacciaio, oppure fare passeggiate nella magnifica Val Roseg, prima di giungere a Saint Moritz.
E’ un’esperienza che può essere vissuta 365 giorni all’anno, perché ogni stagione regala colori, panorami e sensazioni diverse. Dal verde smeraldo della primavera, al bianco candido dell’inverno. Le forti nevicate non sono un problema per il treno, poiché grazie a particolari turbine e a locomotori con lo spazzaneve davanti, la neve viene scansata dai binari, permettendo sempre una circolazione regolare. Quale modo migliore per raggiungere una delle più esclusive località svizzere, la sofisticata Saint Moritz, fiore all’occhiello del Canton Grigioni, se non a bordo di un trenino rosso fiammante?