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Fondo di ripresa post Covid, via un altro ostacolo: il Parlamento europeo accelera la riforma delle entrate dell'Ue

Il Pe ha approvato tre leggi sull'istituzione del sistema delle risorse proprie dell'Ue, aprendo quindi la via alla riforma e all'introduzione di nuove fonti di entrate per l'Unione

Parlamento Europeo

Un'accelerazione della riforma delle entrate dell'Ue per consentire l'utilizzo del Fondo "Next Generation Eu" (messo in campo per la ripresa post Covid). E' quanto ha fatto il 25 marzo 2021 il Parlamento europeo approvando tre leggi sull’istituzione del sistema delle risorse proprie dell’Unione europea, aprendo quindi la via alla riforma e all'introduzione di nuove fonti di entrate per l’Unione (una su tutte: l’imposta sulla plastica), necessarie per contribuire al rimborso del debito generato dal Fondo per la ripresa.

Leggi approvate dal Parlamento Ue - Si tratta di due regolamenti operativi e di un regolamento di esecuzione su come ottenere e rendere disponibili specifiche risorse proprie che rappresentano le entrate del bilancio Ue. Tre leggi, dunque, che agiscono insieme alla decisione sulle risorse proprie, approvata dal Parlamento nel settembre 2020 e dal Consiglio nel dicembre dello stesso anno.

Cosa comprendono i regolamenti approvati? - In primis, le disposizioni per il calcolo e la semplificazione delle entrate dell’Unione. E poi quelle per la gestione del flusso di cassa e per i diritti di monitoraggio e ispezione. Tutte voci fondamentali per garantire il corretto funzionamento delle entrate del bilancio dell’Ue anche dopo la riforma.

Il pacchetto comprende inoltre l’introduzione di una nuova imposta sulla plastica, prima di un serie di nuove fonti d’entrate che saranno definite da qui al 2026. Una volta ratificata la decisione relativa alle risorse proprie da parte degli Stati membri (procedimento, quest’ultimo, ancora in corso), il pacchetto si applicherà retroattivamente dal 1 gennaio 2021 e permetterà al all’Ue di prendere in prestito 750 miliardi di euro per il Piano per la ripresa "Next Generation EU".

Vediamo allora insieme l'esito delle votazioni relative ai tre regolamenti approvati:

Regolamento su una risorsa propria basata sui rifiuti di imballaggio in plastica:

540 voti favorevoli, 109 contrari e 38 astensioni;

Misure di esecuzione del sistema delle delle risorse proprie:

560 voti favorevoli, 48 contrari e 82 astensioni;

Riscossione delle risorse proprie provenienti dall'imposta sul valore aggiunto:

552 voti favorevoli, 69 contrari e 67 astensioni.

Per una tabella di marcia vincolante: Durante i negoziati sul bilancio a lungo termine dell'Ue 2021-2027 ("Quadro finanziario pluriennale"), i deputati hanno ottenuto una tabella di marcia vincolante per nuove fonti di entrate per l'Ue. 

Le tre fasi in cui verrà scandita la tabella di marcia relativa alle risorse proprie sono:

- prima fase (2021): un'imposta sulla plastica introdotta a gennaio 2021; le nuove proposte legislative su un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, il prelievo sul digitale e il sistema di scambio di quote di emissioni saranno presentate entro giugno;

- seconda fase (2022 e 2023): il Consiglio delibererà su queste nuovi fonti di entrate al più tardi entro il 1° luglio 2022 perché possano essere introdotte entro il 1° gennaio 2023;

terza fase (2024-2026): entro giugno 2024 la Commissione presenterà una proposta per nuove risorse proprie supplementari che potrebbero comprendere un'imposta sulle transazioni finanziarie e un contributo finanziario da parte del settore societario oppure una nuova base imponibile comune per l'imposta sulle società. Il Consiglio delibererà in merito a queste nuove fonti di entrate per l'Ue al più tardi entro il 1° luglio 2025 perché possano essere introdotte entro il 1° gennaio 2026.

"Ancora una volta il Parlamento europeo dà l'esempio. L'approvazione di questo pacchetto fa sì che il sistema delle risorse proprie dell'Ue contribuisca al piano per la ripresa 'Next Generation EU', non appena la decisione sulle risorse proprie sarà stata ratificata da tutti gli Stati membri. Il voto ci ricorda che dobbiamo agire prontamente e con decisione per dare avvio alla ripresa", ha commentato l'eurodeputato José Manuel Fernandes (Ppe).


"Anche in questo caso il Parlamento sta agendo rapidamente per concretizzare il piano per la ripresa. Invitiamo tutti gli Stati membri a ratificare il piano il prima possibile. Non possiamo permetterci ritardi. Inoltre, l'accordo di rimborso di dicembre vincola la Commissione a proporre un'imposta digitale a livello dell'UE nel giugno di quest'anno, indipendentemente da quello che succederà a livello Ocse", ha dichiarato Valérie Hayer (Renew).

A questo punto starà ai singoli Stati membri ratificare il piano relativo alle risorse proprie il prima possibile.

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