Penna, calcolatrice (assolutamente non programmabile) e tutto ciò che riesce a contenere la propria memoria: ecco l’equipaggiamento – essenziale - che gli studenti del liceo scientifico sono ‘costretti’ a portare con sé il giorno della seconda prova di maturità, quella di matematica (assai più raro si parli di fisica). Decisamente pochino; anche perché i loro colleghi degli altri indirizzi, invece, hanno la possibilità di avere a supporto diversi strumenti: al classico c’è il dizionario di latino o di greco, al linguistico i vocabolari stranieri, al tecnico-industriale il manuale di meccanica e così via. In molti la vedono come un’ingiustizia, alcuni non ci stanno e si ribellano.
La petizione online per chiedere il formulario di matematica
Da pochi giorni, infatti, è apparsa sul sito change.org una petizione online (indirizzata al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini) con cui uno studente – sostenuto anche da alcuni professori – sta raccogliendo le firme per introdurre un formulario di matematica alla maturità: un semplice libricino che contenga le formule e i teoremi principali in modo tale che i maturandi, già abbastanza provati dallo stress da esame, non abbiano l’ulteriore ansia di non riuscire a ricordare la formula che serve per risolvere il problema proposto. Niente di più. A segnalarla il portale Skuola.net.
“La maturità deve valutare le capacità, non la memoria”
“A nostro parere – si legge nel testo della petizione - una prova di maturità dovrebbe valutare le capacità e le competenze che lo studente ha sviluppato nel corso dei suoi studi senza che la ‘forza bruta’ della memoria filtri l'effettiva validità di tali capacità, le quali dovrebbero risiedere nell'abilità di analisi, riconoscimento e di risoluzione di determinati problemi specifici, e non nella difficoltà di ricordare a memoria formule e procedure sistematiche non inerenti alle competenze, ma al puro immagazzinamento di pratici mezzi di risoluzione”.
Un esame potenzialmente falsato
In poche parole, la tesi dei ragazzi è che l’impostazione della seconda prova dei licei scientifici possa addirittura ‘falsare’ l’esito dell’intero esame. “Con il sistema d'esame attuale – continua la petizione - gran parte dei diplomandi (soprattutto dello scientifico) conclude gli studi con un punteggio potenzialmente incorretto e che comunque non rispecchia la sua persona e le competenze che egli realmente possiede”.
Più pratica e meno teoria
La protesta, inoltre, non è campata in aria. Gli stessi cambiamenti che l’Esame di Stato ha subìto negli ultimi anni richiedono infatti una maggior capacità di ragionamento agli studenti, che vada aldilà della mera applicazione meccanica di procedimenti per risolvere esercizi di tipo classico. Una maturità che, nei piani strategici, dovrebbe essere sempre più pratica e sempre meno teorica.
Strumentazione adeguata per tutti gli indirizzi
Se, dunque, è ormai tranquillamente accettata la calcolatrice scientifica proprio per evitare che i ragazzi perdano tempo prezioso dietro ai calcoli, l’invito fatto dal ragazzo è solo quello di “elaborare un tipo di prova che preveda una strumentazione ed uno svolgimento più corretti […] anche nel rispetto del professore, che si trova in parte a dover ridurre il proprio insegnamento in funzione di una mirato carico di attività mnemonica per gli studenti in vista dell'esame”.