Un profugo somalo di 18 anni, Abdul Razak Ali Artan, ha assaltato il campus di un college a Columbus, in Ohio, ferendo 10 persone. L'assalitore, che ha agito da solo ed era studente dell'istituto, è stato ucciso dagli agenti delle forze speciali in un conflitto a fuoco dopo aver travolto in auto un gruppo di persone e poi, armato di coltello, aver tentato la strage. Uno dei feriti è "in condizioni critiche". Non è esclusa la pista terroristica.
Lasciato il suo Paese con la famiglia nel 2007 come rifugiato, il giovane avrebbe vissuto in Pakistan prima di sbarcare negli Usa nel 2014 come residente permanente. Razak Artan si è lanciato con la sua auto contro un gruppo di persone e, una volta sceso, ha colpito chi si è trovato di fronte con un coltello da macellaio. La sua azione è però durata pochissimo, circa un minuto, il tempo che un agente intervenuto tempestivamente lo neutralizzasse con la sua pistola.
Non si esclude la pista terroristica - Anche se non sono emersi per ora legami con gruppi terroristici, gli inquirenti non escludono la pista di un attacco terroristico. "Penso che dovremo studiare questa possibilità", ha spiegato il capo della polizia locale, ricordando che quest'anno un uomo aveva già messo in atto un attacco col coltello nella stessa città.
Uno studente: "Abbiamo sentito i colpi e ci hanno detto di nasconderci" - Uno studente ha raccontato alla Cnn di aver sentito dei colpi di arma da fuoco provenire da un edificio dell'università. "Il mio compagno di stanza e io abbiamo sentito tre o quattro colpi e, poco dopo, l'arrivo della polizia e di ambulanze", racconta Wyatt Crosher, 19 anni. "Il dipartimento di pubblica sicurezza dell'università ci aveva chiesto di rimanere nascosti e di evitare le aree del college". Il campus principale della Ohio State University è uno dei più grandi degli Stati Uniti e ospita oltre 65mila studenti.
L'assalitore era preoccupato per i musulmani - Razak Artan aveva espresso recentemente preoccupazione per il trattamento riservato ai musulmani. Ad agosto, in un articolo del giornale studentesco 'The Lantern' che porta il suo nome, l'autore professava la sua fede islamica e si lamentava per l'assenza nel campus di una sala di preghiera per i musulmani. Presentandosi come uno studente del terzo anno di logistica, inoltre, diceva di essere preoccupato per il modo in cui gli altri potevano percepirlo, lamentandosi della falsa immagine che i media danno dei musulmani.
I filmati dell'assalto - Le videocamere dell'università lo hanno ripreso mentre arrivava al campus in auto da solo: non ci sarebbero quindi complici. Secondo alcuni testimoni, durante il suo breve assalto sarebbe rimasto in silenzio, prima di essere colpito da un giovane poliziotto in servizio all'università.