Le auto dei potenti

Fidel Castro, Cuba e il museo allʼaperto di auto dʼepoca

E Obama guidava la Fiat Ritmo…

Cʼera una volta il museo allʼaperto di auto dʼepoca dellʼAvana. Sì perché la morte di Fidel Castro apre scenari nuovi su Cuba, e chissà per quanto tempo ancora le macchinone americane dellʼepoca pre-rivoluzionaria (cioè prima del 1959!) resteranno ancora lì ad affascinare i turisti della grande isola caraibica.

Cuba e le automobili sono state spesso protagoniste di un racconto tra lo storico e il romantico. Ufficialmente, dal primo gennaio 2014, Cuba ha riaperto il mercato interno allʼimportazione di auto straniere, ma i loro costi sono talmente elevati che non se ne vedono tante. Al momento dominano ancora le vecchie macchine americane lasciate allʼepoca di Batista, tante Cadillac, e lo stesso Fidel Castro ne requisì alcune per usarle come auto presidenziali, anche se la prima in assoluto fu una Oldsmobile Rocket 98 del 1959. Peccato che il gruppo General Motors abbia posto fine al glorioso brand Oldsmobile dopo 107 anni di storia. Pochi sanno però che a Fidel piacevano le auto italiane, e su una foto in bianco e nero del 1968 sedeva sul cofano di un’Alfa Romeo 1750. In quegli anni, infatti, Cuba importò dall’Italia 50 autovetture Alfa Romeo.

I tempi cambiano. La scorsa estate Audi è andata allʼAvana a presentare la Q2, crossover che a breve arriverà nelle concessionarie italiane e vera primizia al sole del Caribe. E torneremo a vedere anche le auto americane, quelle moderne chiaro, le stesse magari sfornate da quellʼindustria che il neo-presidente Donald Tump vuole rilanciare. A proposito, ma qual è il rapporto tra il presidente e le automobili? In attesa della Trumpmobile su cui ironizza la stampa a stelle e strisce, la collezione del nuovo presidente pare sia immensa: due Rolls-Royce, una Silver Cloud del 1956 e una moderna Phantom, una Mercedes Classe S 600 blindata e una Mercedes SLR McLaren, la Camaro Indianapolis del 2011 e le due Cadillac Escalade (un grande Suv) e la Allanté con carrozzeria Pininfarina. A rappresentare lʼItalia anche una Lamborghini Diablo.

Dʼaltronde per uno che come autista si è permesso Mario Andretti… (nel corso del programma “The Apprentice”). Quanta differenza da Barack Obama, che ha confessato come la prima vettura che abbia mai guidato sia stata una Fiat Ritmo rossa (in Usa venne commercializzata col nome Strada). Per lʼinizio del mandato che inizierà il 20 gennaio 2017, Trump userà però l’auto presidenziale nota come “The Beast”. Già di Obama, lʼha realizzata General Motors ed è una berlinona super blindata che pesa 6.800 chilogrammi! Pare che con un litro di benzina faccia tra gli uno e i due chilometri…

E gli altri leader del pianeta? Beh le speculazioni sono sempre tante, anche perché le auto vanno in giro e la gente le vede. Non sono un elettrodomestico che sta chiuso in casa. Sempre molti estimatori ha la Volkswagen Golf, quella privata di Angela Merkel fu venduta nel 2012 su eBay, e una Golf era anche lʼauto privata di Papa Ratzinger. Scelta casalinga per il presidente francese Francois Hollande, ma alla Citroen DS 5 Hybrid4 alterna tra pubblico e privato la Volkswagen Sharan. Ammiraglie tedesche BMW e Mercedes per il presidente russo Vladimir Putin, dopo i fasti della mitica Zil President, ma nel 2017 anche a Mosca si tornerà al prodotto casalingo, con unʼammiraglia in stile “The Beast” nota come Kortezh (Corteo), motorizzata con un 12 cilindri Porsche.