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Opel Insignia, evoluzione sportiva

Si chiamerà Grand Sport la nuova serie della berlina

Se gli ingegneri Opel volevano infondere linfa al successo di Insignia, avrebbero dovuto puntare sulla sportività. Un pizzico di questa mancava infatti alla vettura, Auto dellʼAnno 2009 e venduta in 8 anni in oltre 900 mila unità. Ecco allora che la seconda generazione della grande berlina Opel acquista una marcata impronta sportiva e assume il nome di Insignia Grand Sport.

Alcuni elementi parlano da soli: il peso totale della vettura perde qualcosa come 175 chili; la carrozzeria è più bassa di tre centimetri e le carreggiate sono più larghe di 11 mm; il posto guida è orientato verso il pilota e la seduta è contenitiva come quella delle auto sportive; lo sterzo ha la servoassistenza in funzione della velocità. Insomma, la seconda generazione di Opel Insignia si candida a un ruolo per lei insolito: quello di berlina sportiva e impetuosa, capace di emozionare al volante, anche se non trascura i suoi compiti tradizionali, vale a dire di auto con chiara vocazione business. Una qualità migliora di netto: il passo è quasi 10 cm maggiore e quindi la spaziosità conferma tutti i suoi primati nella categoria.

Il lavoro tecnico è stato importante. La nuova Opel Insignia Grand Sport ha un telaio FlexRide che adatta sospensioni, sterzo e propulsione in base alle condizioni di marcia, con un monitoraggio costante degli ammortizzatori (500 volte al secondo) e secondo le indicazioni del guidatore. Questi ha tre modalità di guida a disposizione: Standard, Sport e Tour. Non solo, ma il software centrale ‒ Drive Mode Control ‒ è in grado di riconoscere lo stile di guida individuale, e se nota variazioni nel percorso adatta lʼassetto dinamico della vettura alle nuove condizioni. La nuova Insignia debutterà a marzo 2017 al Salone di Ginevra. Più avanti toccherà di certo anche alla carrozzeria station wagon.

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