Hiroshi Ishiguro dell'Università di Osaka, Giappone, ha creato un robot perfettamente uguale a lui. Lo scienziato ha assemblato quattro copie dell'umanoide in modo tale che il robot invecchiasse nel tempo come il suo creatore. L'ultima realizzata si chiama Geminoid e sarà in mostra il 24 novembre al Museo di Arte contemporanea di Roma. Queste macchine sarebbero la chiave per capire noi stessi tanto che Ishiguro le definisce "una nuova specie: perché quindi averne paura?".
Per Ishiguro il mondo dei robot non è fantascienza ma pura realtà, tanto che i suoi studi si stanno ora concentrando sul far provare emozioni ai suoi umanoidi. Infatti spiega lo scienziato: "Le mie ultime creature hanno anche dei desideri". Un'affermazione forte che pone molti interrogativi sul futuro della specie umana.
Se per il professore Stephen Hawking lo sviluppo dell'intelligenza artificiale sarà la fine dell'umanità, lo scienziato giapponese propone una versione del tutto opposta. Il creatore di umanoidi spiega che solo in Occidente c'è così tanta paura verso i robot mentre in Giappone queste macchine stanno già entrando nella realtà di tutti i giorni. Le differenze tra noi e "loro" non sarebbero poi così grandi perchè come considera Ishiguro: "anche noi, alla fine, siamo programmati tramite il Dna".