I dati sul settore privato

Nel 2015 in crescita imprese e occupati

Il numero degli occupati nell'industria e nei servizi potrebbe aumentare anche nel 2016: la quota delle imprese che prevedono di assumere è cresciuta rispetto allo scorso anno

L'ultimo dossier dell'INPS sottolinea che nel 2015 il numero delle imprese del settore privato non agricolo è tornato a crescere per la prima volta dal 2012, certificando ancora una volta che il tessuto imprenditoriale italiano è composto in larga parte da imprese dalle dimensioni molto ridotte.

Secondo i dati dell'INPS, oltre il 93% delle imprese con dipendenti attive nel 2015 (1.542.000 unità circa) dava un impiego a meno di 15 lavoratori, offrendo un contributo occupazionale meno consistente rispetto alle concorrenti più grandi: queste imprese impiegano soltanto il 37% dei dipendenti complessivi. Il resto dei lavoratori era in forza alle imprese di dimensioni maggiori (16 e più posizioni lavorative) che, pur rappresentando una porzione molto piccola – sono il 6,22% delle imprese totali (102mila circa) –, impiegavano il 63,35% degli occupati complessivi, cresciuti nel corso del 2016.

Dai dati dell'Osservatorio, infatti, emerge che le imprese censite dall'INPS hanno incrementato anche il numero medio annuo di posizioni lavorative, passato dalle 13.147.520 unità del 2014 alle 13.419.512 dell'anno successivo. Una crescita che potrebbe consolidarsi nel 2016, almeno nell'industria e nei servizi.

Secondo la pubblicazione Excelsior Informa – fabbisogni occupazionali delle imprese dell'industria e dei servizi, il 19,5% delle imprese italiane con dipendenti hanno effettuato o effettueranno assunzioni quest'anno, con un recupero di oltre il 6% rispetto al minimo storico raggiunto nel 2013. La disponibilità all'assunzione di nuovi dipendenti è diversa tra le imprese attive nell'industria e quelle nei servizi: tra le prime la quota di chi intende o ha assunto nuovi lavoratori è leggermente più alta rispetto a quella rilevata tra le seconde (il 21 contro il 18,8%).

Il report sottolinea che la ragione di questa differenza ha una natura strutturale: la quota di imprese, che hanno assunto o intendono assumere, cresce all'aumentare delle dimensioni aziendali. Dimensioni che solitamente sono maggiori tra le imprese attive nell'industria.