Il Papa, dopo aver pregato in silenzio, ha tirato le ante e ha chiuso i battenti della porta santa di San Pietro, l'ultima a essere chiusa per il giubileo. Il rito si è svolto nell'atrio della basilica di San Pietro, dove il Papa è entrato in processione, con gli abiti liturgici, mentre veniva intonato l'inno "Misericordes sicut Pater". La prossima "apertura" è prevista per il 2025. I pellegrini arrivati nella Capitale sono stati 21 milioni.
Ad assistere alla messa celebrata da Papa Francesco sul sagrato di piazza San Pietro per la chiusura del Giubileo della Misericordia, nelle prime file c'erano anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del consiglio, Matteo Renzi. Bergoglio ha celebrato la funzione con i nuovi cardinali, il collegio cardinalizio, gli arcivescovi, con i vescovi e i presbiteri.
Chiudiamo oggi la Porta Santa, ringraziando Dio per averci concesso questo tempo straordinario di grazia.
— Papa Francesco (@Pontifex_it) 20 novembre 2016
"Quante volte invece, anche tra noi, si sono ricercate le appaganti sicurezze offerte dal mondo. Quante volte siamo stati tentati di scendere dalla croce: la forza di attrazione del potere e del successo è sembrata una via facile e rapida per diffondere il Vangelo, dimenticando in fretta come opera il regno di Dio. Quest'Anno della misericordia ci ha invitato a riscoprire il centro, a ritornare all'essenziale". Lo ha detto il Papa nella messa con cui chiude il giubileo.
"Questo tempo di misericordia - ha spiegato - ci chiama a guardare al vero volto del nostro Re, quello che risplende nella Pasqua, e a riscoprire il volto giovane e bello della Chiesa, che risplende quando è accogliente, libera, fedele, povera nei mezzi e ricca nell'amore, missionaria. La misericordia, portandoci al cuore del Vangelo, ci esorta anche a rinunciare ad abitudini e consuetudini che possono ostacolare il servizio al regno di Dio; a trovare il nostro orientamento solo nella perenne e umile regalità di Gesù, non nell'adeguamento alle precarie regalità e ai mutevoli poteri di ogni epoca".
Francesco ha parlato anche di aborto. "Ho pensato all'abitudine di 'mandare via' i bambini prima della nascita, questo crimine è orrendo. Li mandano via perché è più comodo, è una responsabilità grande. E' un peccato gravissimo", ha affermato. Parlando dei suoi venerdì della Misericordia nel corso dell'Anno Santo, Francesco ha ricordato l'incontro in ospedale con una donna che aveva appena perso uno dei suoi tre gemellini: "Piangeva disperata". E sulla preghiera ha aggiunto: "Mi tiene in contatto con il Signore".