UN VOLANTINO DA PARTE DEL PREMIER

Renzi: "Manderò un depliant per il Sì in tutte le case"

"Se vince il No non cambia nulla e resta il sistema dell'inciucio e dell'accordo. Allora io non sono adatto. Non sono bravo a galleggiare"

"Manderemo a casa di tutti un depliant" per il Sì al referendum. L'annuncio è di Matteo Renzi, che presenta l'iniziativa a un appuntamento per il fronte del Sì a Potenza. Il premier mostra poi ai partecipanti il volantino, che illustra cosa cambia in caso di vittoria al referendum. "Se vince il No non cambia nulla", si legge.

"Se vince il No - sottolinea poi il presidente del Consiglio -, se c'è da avere un sistema in cui c'è da fare l'inciucio, l'accordo... allora io non sono adatto. A galleggiare non sono bravo, o mi fate nuotare oppure ci sono persone più brave di me a galleggiare. Non è pensabile che si possa vivacchiare, l'Italia deve cambiare. Io non faccio politica per tenermi aggrappato alla poltrona, se non si può cambiare ditelo: mandiamo gli altri, tenetevi quelli di prima". E precisa: "Non è un problema di personalizzare o non personalizzare".

Brunetta attacca: "Lettera di Renzi roba da ventennio fascista" - "Il presidente del Consiglio pro tempore, Matteo Renzi, non solo ha superato di gran lunga ogni limite di decenza istituzionale e politica, adesso si permette anche di irridere gli esponenti dell'opposizione e del fronte del No, pubblicando i loro volti nell'ultimo opuscolo preparato dal suo Comitato per inondare le case dei cittadini italiani: roba da ventennio fascista". Lo dichiara Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.

"Un premier mai eletto che scrive ai cittadini italiani e ai cittadini residenti all'estero per propagandare solo ed esclusivamente il Sì al referendum. Non abbiamo mica paura delle tue minacce, caro Renzi. Chi paga tutte queste letterine? Chi le spedisce? Chi le consegna? Altro che querele, qui è il popolo italiano, è la nostra democrazia che querela Renzi. In merito a queste vicende, di assoluta gravità - prosegue Brunetta - pensiamo sia giunta l'ora di una presa di posizione da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Qui siamo di fronte a una violenza mai vista nei confronti delle nostre istituzioni e della nostra democrazia. Il Quirinale non può più tacere".