Più cellulari che wc

Plan International lancia il Worl Toilet Day

La mancanza di servizi igienici porta alla proliferazione di malattie mortali, come il colera e la dissenteria

Al mondo 2,4 miliardi di persone non hanno servizi igienici adeguati creando un serio pericolo per la salute pubblica. Per questo il 19 novembre Plan International, associazione benefica, celebra il World Toilet Day, un'intera giornata dedicata alla sensibilizzazione su un problema reale per miliardi di individui. E' stato calcolato che nel mondo ci sono più cellulari che wc: infatti se il 75% delle persone ha un telefono solo il 64% dispone di un accesso a un wc.

Sono un miliardo e centro milioni gli individui costretti a defecare all'aperto contaminando l'ambiente e non per colpa loro diffondendo agenti patogeni. Già il solo fatto di non potersi lavare le mani contribuisce alla trasmissione di malattie, tra cui l’Escherichia coli, il colera, il rotavirus e la giardia. Il non avere accesso a bagni ha come conseguenza diretta la dissenteria che per i bambini è più letale di Aids, tubercolosi e malaria messe insieme.

Plan International ha verificato che l'assenza di wc porta alla denutrizione a causa delle infezioni che gli individui contraggono. Le morti infantili per il 50% sono dovute proprio ad una alimentazione non adeguata mentre chi riesce a sopravvivere sviluppa dei deficit cognitivi e fisici.

Oltre a ciò, nei Paesi con scarsità di servizi igienici o dove non sono separati per maschi e femmine, è stato riscontrato un alto tasso di abbandono degli studi. Ad esempio il 20% delle bambine indiane lascia la scuola dopo l'arrivo del menarca proprio perchè deve andare in bagno con i compagni maschi. 

Ogni anno l'economia mondiale perde 260 miliardi, una somma pari al Pil annuo di Nuova Zelanda, Finlandia o Kenya, in spese sanitarie e produttività proprio per la mancanza di wc. Eppure, segnala Plan International, la soluzione sarebbe "semplice": creare servizi igenici e informare sulle norme sanitarie di base. Per esempio costruendo dei bagni si ridurrebbero i casi di dissenteria del 37,5%.