La vedremo soltanto alla fine del 2017, ma il primo prototipo di Vespa con la trazione elettrica risale addirittura agli anni 70. La nuova sfida dello scooter più famoso del mondo (18 milioni di modelli venduti) è di quelle che fanno tremare i polsi, e non per le tecnologie su cui il gruppo Piaggio sta lavorando da tempo, ma perché lʼimmagine classica di Vespa, il suo sound e i 70 anni di storia andranno a specchiarsi in qualcosa di totalmente nuovo.
La Vespa Elettrica nasce per far fronte alle esigenze delle città del futuro, in Occidente come in Asia. Quelle metropoli che accolgono la maggior parte della popolazione mondiale e hanno bisogno di mezzi agili per muoversi. Stile, personalità, facilità dʼimpiego saranno mantenuti, ma in più cʼè lʼazzeramento o quasi dei costi di esercizio. E non manca la connettività, il must ormai di tutti i veicoli (auto e moto che siano) del presente e del futuro a breve. Gli investimenti saranno considerevoli, ma dʼaltronde Piaggio è il primo produttore di scooter al mondo e nei primi 9 mesi del 2016 ha già superato il miliardo di euro di fatturato, per 411.700 veicoli venduti nel mondo. La motorizzazione elettrica servirà al gruppo per ridisegnare la mobilità del futuro.
Unʼaltra bella novità che Vespa ha presentato a Eicma è il modello realizzato per un progetto benefico insieme a (RED), importante realtà fondata nel 2006 e attiva nella lotta allʼAids, alla tubercolosi e alla malaria. Dalla partnership è nata Vespa 946 Red, una serie speciale colorata interamente di rosso della favolosa Vespa 946, la versione più esclusiva dello scooter e già personalizzata dalla griffe Emporio Armani. Ha un motore monocilindrico 125 a 4 tempi e 3 valvole, raffreddato ad aria e alimentato con iniezione elettronica. La vediamo nelle foto, splendente e orgogliosa del fatto che, per ogni Vespa 946 Red venduta, saranno devoluti 150 dollari al Global Fund e alla lotta contro l’Aids.