A CASERTA

Camorra, Cosentino condannato a 9 anni per concorso esterno

All'ex sottosegretario del Pdl è stata anche inflitta l'interdizione perpetua dai pubblici uffici

Nicola Cosentino, ex sottosegretario del Pdl, è stato condannato a nove anni di carcere e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per concorso esterno in associazione camorristica. Lo ha deciso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere. "E' una sentenza che non mi convince, la valuteremo", ha commentato l'avvocato Agostino De Caro, uno dei difensori di Cosentino. L'ex deputato non era presente in aula al momento della lettura della sentenza.

I giudici hanno escluso inoltre l'ipotesi del riciclaggio, concernente il presunto cambio da parte di Cosentino degli assegni bancari consegnatigli da emissari del clan. L'ipotesi era ricompresa in quella principale di concorso esterno.

I magistrati hanno poi ritenuto la sussistenza della colpevolezza dell'ex sottosegretario fino all'8 dicembre 2005, mentre per il pm Alessandro Milita, che durante la requisitoria aveva chiesto 16 anni di carcere, le condotte incriminate sarebbero andate avanti dal 1980 fin quasi ai giorni nostri. Le motivazioni saranno depositate entro il termine di novanta giorni.

Al termine dell'udienza, mentre il pm Alessandro Milita, visibilmente sollevato, ha spiegato che "questo è tra i processi più importanti per la Dda", l'avvocato di Cosentino, Agostino De Caro, ha invece affermato polemicamente che "questo è tra i processi in cui si è giudicato un fenomeno, i fatti penalmente rilevanti non sono emersi", ha concluso.