Artista maledetto e misterioso, personaggio sensibile e tormentato. Tutto questo era Jeff Buckley. Oggi avrebbe compiuto 50 anni, ma un tragico incidente portò via la sua vita quando ne aveva 30. Enfant prodige del cantautorato rock e voce delicata indimenticabile, se ne è andato il 29 maggio 1997, annegato misteriosamente in un affluente del Mississippi.
"Una goccia di purezza in un oceano di rumore", diceva di lui Bono Vox. Con un solo album pubblicato in vita, "Grace", è riuscito ad ammaliare moltissimi, grazie alle sue inconfondibili interpretazioni. Un disco cult con la sua versione di "Halleluja" di Leonard Cohen inserita da Rolling Stone nelle 500 più belle canzoni di tutti i tempi. Dopo la sua morte è uscito "Sketches for My Sweetheart the Drunk", album rimasto incompiuto e pubblicato nel 1998. Lo scorso 11 marzo è uscito "You and I", raccolta delle sue prime registrazioni in studio.