Arriva a Milano, al teatro Arcimboldi dal 17 al 27 novembre, "Sister Act, il musical", tratto dal celebre film con Whoopi Goldberg. Protagonisti sono Belia Martin, nel ruolo di Deloris Van Cartier, Pino Strabioli e Suor Cristina, diventata celebre con la sua partecipazione a "The Voice". "Questo musical sembra fatto apposta per me - dice lei a Tgcom24 -. Ci ritrovo un po' il riassunto e al tempo stesso la spiegazione della mia missione".
La locandina dello spettacolo recita "unico, travolgente... divino". E' in effetti il musical diretto da Saverio Marconi fa di tutto per colpire lo spettatore: una storia dinamica, piena di ritmo tra gangster e novizie, inseguimenti, colpi di scena con una colonna sonora di 25 brani che spaziano dal soul al funky, dalla disco anni 70 alle ballate pop, dai cori gospel alle armonie polifoniche. Per non parlare delle centinaia di costumi (disegnati da Carla Accoramboni) per i 22 artisti in palcoscenico, con gli abiti delle suore che si accendono piano piano di luci e di colori, fino allo sfavillio finale, quasi accecante grazie all’utilizzo di migliaia di paillettes. A completare il tutto le imponenti e suggestive scenografie di Gabriele Moreschi, con ben 24 cambi scena. Insomma, un piccolo kolossal.
"Abbiamo debuttato l'anno scorso e dopo la pausa abbiamo ripreso da Assisi qualche giorno fa. Avevo dimenticato quanta energia servisse per questo spettacolo - spiega Suor Cristina -. Ci vuole molta energia fisica perché è un musical dove si balla molto, oltre a cantare. Lo slogan, è travolgente, unico e divino. Ma perché sia così noi dobbiamo rendere al massimo. Ma è bello perché alla fine trasmette un'energia positiva.
Sembra un musical scritto apposta per te...
Riassume e spiega quella che è la mia missione, che è quella di un'apertura da parte della vita consacrata alla vita di tutti i giorni, per portare al bene più grande. Accogliere, aprirsi al mondo, questa è la mia missione.
Com'è affrontare il pubblico tutte le sere?
E' una bella emozione. Ma mi diverto tanto anche perché vado d'accordo con tutti i ragazzi della compagnia, che sono splendidi. Non lo faccio per il fine dello spettacolo ma per toccare i cuori delle persone. Anche per chi non è consacrato seguire l'amore è una scelta bellissima, soprattutto in un mondo disordinato come il nostro dove si vedono tante cose strane che possono portare i giovani su strade cattive.
E senti che il messaggio arriva alla gente?
Qualche ragazzo è arrivato a fine spettacolo per dirmi che sentendomi cantare ha pianto. Per me è un regalo bellissimo, significa che riesci a toccare il cuore, a portare il messaggio di Cristo.
Cosa ti unisce a Suor Roberta, il personaggio che interpreti?
Abbiamo in comune la timidezza. Anche lei fa fatica a volte a esprimere ciò che sente ma quando apre bocca e canta tutte le timidezze spariscono. Quello è il suo modo privilegiato di comunicazione. Lei è una novizia, io sono più avanti nel percorso, quindi si pone spesso delle domande che è giusto si ponga come ho fatto io ai suoi tempi. Ma è bella la svolta finale dove lei capisce qual è la sua strada.
Eri una fan già del film?
L'ho sempre amato, visto e rivisto. Ogni volta che lo trasmettevano ci mettevamo sul divano con mamma e papà e lo guardavamo.
PER INFORMAZIONI
Teatro Arcimboldi - Via dell'Innovazione 20, Milano
Tel. 02641142212/214