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Bus Catalogna,famiglie italiane fanno ricorso contro l'archiviazione

Il gip di Amposta aveva escluso che l'incidente fosse stato provocato da problemi meccanici o alla "guida imprudente" dell'autista

Le famiglie delle vittime italiane dell'incidente del bus Erasmus, avvenuto in Catalogna il 20 marzo, hanno fatto ricorso contro la decisione del giudice istruttore del tribunale di Amposta, vicino a Tarragona, di archiviare l'inchiesta penale. Il loro legale ha informato l'ambasciatore italiano in Spagna della presentazione del ricorso. Nell'incidente morirono 13 studentesse, sette delle quali italiane.

L'archiviazione decisa dal gip di Amposta aveva suscitato sorpresa e sgomento fra le famiglie delle vittime. "Siamo stupefatti e nuovamente sotto shock", aveva reagito Alessandro Saracino, padre di Serena, una delle ragazze morte nell'incidente.

L'indagine condotta dai Mossos d'Esquadra, la polizia catalana, aveva indicato che un colpo di sonno dell'autista, denunciato per 13 omicidi "per imprudenza", era la causa più probabile del dramma. Nel documento di archiviazione il magistrato spagnolo aveva però espresso un parere diverso, escludendo che l'incidente fosse stato provocato da problemi meccanici o alla "guida imprudente" dell'autista, e in assenza di responsabilità penali aveva rinviato le parti al procedimento civile.

"Ci riserviamo di procedere legalmente in tutte le sedi competenti", aveva reagito Saracino. Il ricorso ora è stato presentato. La vicenda viene seguita da vicino dalla sede diplomatica italiana di Madrid e dal consolato generale di Barcellona, ha confermato Saracino nell'incontro con l'avvocato fiorentino.

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