Pordenone, in municipio con niqab: donna condannata a una multa
Il sindaco aveva chiesto alla donna di togliere il velo integrale che impediva il riconoscimento della musulmana
Una donna musulmana dopo che si è rifiutata di togliere il niqab nella sala consiliare di San Vito al Tagliamento, Pordenone, è stata condannata a 4 mesi di reclusione convertiti in 30mila euro di multa. E' stato il sindaco Antonio Di Bisceglie a segnalare l'accaduto: la donna indossando il velo integrale islamico che lascia scoperti solo gli occhi si è presentata alla seduta del consiglio comunale dei ragazzi del piccolo paese dove vive dal 2000.
Il primo cittadino le ha chiesto più volte di
togliere il niqab ma la donna essendosi rifiutata è stata scortata fuori dal municipio dalla
polizia locale. Successivamente le forze dell'ordine hanno proceduto all'identificazione della musulmana scoprendo che è di origini albanesi ma che ha ottenuto la
cittadinanza italiana da qualche anno.
Il
gip Rossi, su richiesta del sostituto procuratore Federico Facchin, ha però constatato la violazione della
legge 152 del 1975 secondo cui le persone nei luoghi pubblici devono avere l'
obbligo di riconoscimento del volto che per ragioni di sicurezza non deve essere nascosto o distorto. La condanna sarebbe legata per il giudice pordenonese esclusivamente al fatto che la donna fosse travisata, dunque irriconoscibile.
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