Stanco di ingiurie e sfottò, a giugno ha presentato un'istanza per cambiare cognome. E il prefetto di Bari ha accolto la sua richiesta: il signor Finocchio potrà chiamarsi signor Fino. Ma, come riporta La Repubblica, c'è anche chi si dice "orgoglioso" di portare quel cognome, al di là di ogni battuta omofoba, come ha dichiarato il consigliere comunale Pasquale Finocchio.
Se, dunque, il cognome Finocchio per qualcuno è diventato "ingombrante", perché oggetto di ironie e battute omofobe, c'è chi dello stesso ha fatto un punto di forza della sua campagna elettorale, da 25 anni. E' proprio il caso del vicepresidente del consiglio comunale di Bari Pasquale Finocchio.
Il suo faccione in primo piano con lo slogan "Finocchio, vota uno come te" lo hanno portato anche nel 2014 in Comune: un punto a favore nella lotta all'omofobia. "Non ho mai avuto problemi con il mio cognome - racconta il consigliere comunale a La Repubblica - anzi, la prendo a ridere, sono nato così e così morirò, ne sono orgoglioso e non a caso ho sfruttato lo slogan ironico per la campagna elettorale: il manifesto è lo stesso da 25 anni. Nella vita bisogna ridere".