Scontri alla Magliana a Roma tra manifestanti di Forza Nuova e di un centro sociale scesi in piazza nonostante il divieto imposto dalla Questura. I due gruppi sono entrati in contatto e sono intervenute le forze dell'ordine. Almeno trenta persone sono state fermate, quattro i feriti. Venerdì la questura di Roma aveva vietato le manifestazioni: quella di Fn, "Roma come Goro, non passa lo straniero", e quella "antifascista" degli antagonisti.
Due situazioni che, secondo la Questura, non potevano svolgersi nello stesso giorno e nelle stesse ore. Senza considerare il malcontento degli abitanti del quartiere che, nel pomeriggio, sono scesi in strada contro il centro sociale. Sono state le forze dell'ordine a evitare il contatto tra le opposte fazioni, ha reso noto la Questura, ricostruendo quanto accaduto e spiegando che ci sono stati tre agenti feriti.
La situazione si è surriscaldata nel primo pomeriggio, quando alcuni aderenti al movimento Forza Nuova che si erano radunati in piazza De Andrè sono stati allontanati "senza utilizzo della forza". Più tardi centinaia di militanti del centro sociale Macchia Rossa sarebbero usciti dalla struttura "con volti coperti da caschi, armati di mazza, spranghe, sassi e bombe carta aggredendo le forze dell'ordine" e causando "devastazione e saccheggio dell'intera area". Ci sarebbe poi stata la reazione dei residenti che avrebbero chiesto con forza la chiusura del centro sociale. Nel corso dei disordini con gli appartenenti al centro sociale sono rimasti feriti tre poliziotti e un manifestante. Sono 30 i fermati la cui posizione è ora al vaglio delle autorità.
Durante la perquisizione nel centro sociale sarebbero state trovate mazze, bastoni, spranghe e contenitori con materiale esplodente. La Questura ha sottolineato che l'immobile, abusivamente occupato, è stato posto sotto sequestro. In corso anche l'identificazione dei partecipanti alla manifestazione di Forza Nuova che non hanno rispettato divieto e rischiano perciò la denuncia.