I nonni sono una delle risorse emotive e concrete più importanti per le famiglia e chi può affidare i figli alle cure dei nonni è oggi privilegiato. Però, può capitare che i bambini mostrino una certa reticenza, se non proprio rifiuto, a stare con i nonni. Le motivazioni possono essere davvero tantissime, e spesso risolvere l'inghippo è semplice. L'importante è ascoltare con attenzione i bambini e non forzarli a stare con i nonni, a ogni costo. Per esempio, affidandosi a una tata di fiducia e cercando soluzioni pratiche step by step.
Parlare - Se i bambini si rifiutano di stare con i nonni, non sempre la ragione è seria e importante. Potrebbe, infatti, trattarsi di una motivazione "futile" come il non apprezzamento della cucina della nonna oppure il fatto che i nonni siano più irremovibili rispetto a certi giochi, per esempio a usare la palla in casa o a saltare sul pavimento disturbando i vicini. La prima cosa da fare, quindi, è ascoltare il bambino con serenità e senza colpevolizzarlo per questo suo rifiuto. Se si dialoga con calma e senza ansia, il bambino esprimerà più facilmente le ragioni di tale comportamento. E sarà, quindi, più semplice giungere insieme a una soluzione. In questo senso, è importante che i bambini capiscano che tutto può essere risolto insieme e senza drammi, con un atteggiamento sincero e costruttivo.
Il dialogo con i nonni - In sede separata, poi, è necessario spiegare ai nonni la situazione senza eccessivo timore che si offendano o possano soffrire. Si dovrebbe sempre partire, infatti, da una condizione di parità ovvero di adulti che dialogano con altri adulti, sempre per il bene dei bambini. Dunque, evitando drammi o esagerazioni, è cruciale cercare di capire anche attraverso i nonni cosa possa sottendere questo rifiuto. Anche se, spesso, si tratta semplicemente del desiderio di trascorrere più tempo con mamma e papà. Un desiderio sano e fisiologico, da non confondere con astio o livore nei confronti dei nonni. In generale, è sempre bene tener presente che i bambini amano i nonni ma, naturalmente, preferirebbero stare con i genitori.
Le soluzioni, insieme - Ogni discussione e dialogo in famiglia dovrebbe essere costruttivo, cioè improntato a trovare una soluzione condivisa che arrechi benessere a tutte le parti coinvolte, ma in special modo ai più piccoli. Dunque, in attesa di risolvere eventuali piccoli drammi emotivi, si può suddividere il tempo senza genitori tra una baby sitter di fiducia e i nonni. Intanto, è necessario individuare il problema con chiarezza e risolverlo step by step, spiegando ai bambini con semplicità che si tiene prima di tutto al loro benessere. Se il problema è soltanto il desiderio di trascorrere più tempo con i genitori, allora, è importante far capire ai bambini che questo è anche il primo desiderio di mamma e papà ma che non sempre ciò è possibile. Dopo questo tuffo nella "dura realtà", è altrettanto importante organizzare insieme momenti speciali da trascorrere in famiglia: gite nel weekend, serate al cinema, cene speciali, lunghe chiacchierate e risate prima della nanna.