Il Ku Klux Klan dedica un intero articolo a Donald Trump, elogiando la sua candidatura e il suo impegno politico. The Crusader, l'organo di informazione del movimento per la supremazia bianca, si apre questa settimana con il titolo "Make America great again" riprendendo lo slogan del candidato repubblicano. L'appoggio del clan, anche se non ufficiale, risulta alquanto scontato dopo l'entusiasmo dimostrato per il piano del tycoon per la costruzione di un muro al confine con il Messico.
"Mentre Trump vuole far tornare grande l'America, dobbiamo domandarci, cosa abbia reso grande l'America?", si legge nell'articolo. Thomas Robb, direttore nazionale dei Cavalieri del Ku Klux Klan, scrive: "L'America era grande non per quello che hanno fatto i nostri antenati, ma per quello che i nostri antenati erano. L'America fu fondata come una repubblica bianca e cristiana e come tale è divenuta grande".
Il paladino di questa "repubblica bianca e cristiana" sarebbe, secondo il gruppo, proprio Donald Trump. Al Washington Post Robb spiega che l'articolo non è un endorsement ufficiale ma testimonia l'entusiatico sostegno del giornale per la candidatura del tycoon. Trump sembra quindi aver guadagnato un altro alleato che si dimostra fin da subito una presenza scomoda.
I responsabili della campagna elettorale del candidato repubblicano si sono distaccati dalle affermazioni del Ku Klux Klan ribadendo come il milionario abbia "da sempre condannato ogni forma d'odio" e definito la pubblicazione "ripugnante", sottolineando che i "loro lettori non rappresentano le decine di milioni di americani che si sono schierati con noi".