Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un'ordinanza che dispone, per arrivi e rientri da Paesi dell'Unione europea, tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone negativo al termine dei 5 giorni. La quarantena era già prevista per tutti i Paesi extra Ue. L'ordinanza sarà in vigore dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e fino al 6 aprile, il giorno dopo Pasquetta.
L'ordinanza applicata Paese per Paese - Chi rientra (o arriva) nel nostro Paese dovrà comunicare il "proprio ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio", e poi sottoporsi al periodo di quarantena a prescindere dall'esito del test effettuato prima della partenza, fatti salvi motivi di necessità e urgenza.
La nuova ordinanza del ministro Speranza vale sia per gli italiani che rientrano da un viaggio all’estero, possibile per turismo, sia per gli stranieri che trascorrono le vacanze pasquali in Italia.
Nell’elenco dei Paesi per cui è imposta la quarantena di cinque giorni al rientro e il doppio tampone ci sono Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, incluse isole Faroe e Groenlandia; Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupe, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte); Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi; Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano); Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.
Per chi rientra, invece, da Stati che non fanno parte del sistema Schengen, l'isolamento resta di 14 giorni: Regno Unito, Stati Uniti (anche se qui è vietato andare per turismo), Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Thailandia.
A quest'ultimo elenco bisogna aggiungere anche l'Austria: chi torna da Vienna, infatti, deve sottoporsi alla quarantena di 14 giorni.