Terremoto, Matteo Renzi: "Container entro Natale" La popolazione: "No agli alberghi, restiamo qui"
Dopo il Cdm straordinario il premier ha annunciato "più poteri al capo della Protezione Civile". Poi è tornato sulla querelle Manovra-Ue: "Sisma e migranti sono eventi eccezionali". Sull'ipotesi di modificare la data del referendum: "Non se ne parla"
Estesi i poteri del capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Lo ha reso noto Matteo Renzi al termine del Consiglio dei ministri incentrato sull'emergenza terremoto. Il premier ha quindi spiegato che "nell'arco delle prossime 72 ore metteremo in campo un nuovo decreto legge il cui obiettivo è innanzitutto accelerare le procedure e mettere a disposizione ulteriori risorse in termini di personale per affrontare l'emergenza".
"Container entro Natale" - "Se riusciamo a portare magari dei container in tempo utile, probabilmente possiamo evitare che vi siano i 6-7 mesi da trascorrere altrove in attesa delle casette di legno - ha spiegato il premier -. Quindi qual è la novità: vogliamo venire incontro ai cittadini e di conseguenza, non possiamo mettere le casette in pochi mesi perché hanno bisogno di opere di urbanizzazione non immediate. Ma possiamo immaginare con il concorso di tutti, in collaborazione con i presidenti delle Regioni e con i sindaci che stanno facendo un lavoro strepitoso, possiamo avere dei container nell'arco di qualche settimana, diciamo orientativamente entro Natale, tenendoci larghi, che possono permettere ai cittadini di rientrare sul territorio appena possibile".
Il dramma degli sfollati sradicati - Le parole del Premier sono una risposta a distanza al diffuso malcontento delle popolazioni colpite dal sisma, specialmente a
Norcia, che non vogliono lasciare il territorio e chiedono
tende al posto degli
alberghi nella costa per non essere sradicati dalla propria vita precedente al terremoto.
Sarebbero almeno
trentamila gli sfollati del dopo 30 ottobre. Cifra che sale a quasi
quarantamila se nel conto si mettono anche quelli delle scosse dei terremoti del 24 agosto e del 26 ottobre. Almeno cento comuni in cui ci sono state segnalazioni di crolli solo nelle Marche, che da conta 25 mila persone rimaste senza casa. Colpite anche città con 20mila abitanti come Tolentino e San Severino, interessato un territorio che complessivamente conta 100mila residenti. Una ventina di feriti di cui la maggior parte in Umbria.
Dopo le prime proteste, il braccio di ferro tra chi è senza casa e la Protezione civile si è risolto con l'arrivo delle prime
tensostrutture che hanno una capacità di accoglienza di 300-400 persone In base al bollettino della protezione civile regionale in Umbria sono assistite 2.763 persone, di cui 1.032 a Norcia. Tra gli sfollati del comune più colpito dalla furia di domenica mattina, sono circa 550 quelli trasferiti in pullman nelle strutture ricettive fuori dalla Valnerina, principalmente al Trasimeno e nella zona di Perugia, anche se posti risultano pronti anche in alberghi di Terni, Assisi, Città di Castello. Tanti altri hanno lasciato Norcia autonomamente, ma di quante persone si tratti non è al momento chiaro.
"Sisma, migranti e scuole sono eventi eccezionali" - Dopo il Cdm straordinario, il Premier è tornato a parlare anche della querelle con l'Ue sui conti del nostro Paese: "Non c'è nessun braccio di ferro con l'Europa: quello che serve lo mettiamo", ha sottolineato. "Noi stiamo rispettando le regole europee che prevedono le clausole eccezionali. Il punto è: immigrazione e terremoto sono eventi eccezionali. Io considero eccezionale anche ciò che serve per mettere a posto l'edilizia scolastica anche nei territori non colpiti". "Abbiamo avuto tre terremoti in 7 anni, a fronte di questo anche un bambino si rende conto che in Italia c'è un problema sismico" e "con i bambini non si scherza", ha poi affermato.
"Se c'è da mettere mano alla Manovra lo faremo" - "Le risorse necessarie sono già stanziate in legge di Stabilità perché c'è un ampio margine. Se ci sarà bisogno di altre, le metteremo. Non abbiamo chiaro qual è il computo dei danni né il numero degli sfollati: è successo 32 ore fa", ha evidenziato.
"Rinviare il referendum? Ipotesi inesistente" - Il rinvio della data del referendum "è una cosa che per quello che mi riguarda non esiste". Così il presidente del Consiglio su un possibile slittamento del voto a causa del sisma. "Il referendum si tiene il 4 dicembre come abbiamo fissato, nessuno ci ha chiesto peraltro di fare il contrario. E' una boutade giornalistica", ha aggiunto.
"La Chiesa di San Benedetto verrà ricostruita" - "La chiesa di San Benedetto a Norcia ritornerà - ha evidenziato -. Tutti noi sappiamo che quei simboli del terremoto devono tornare, così come la chiesa di Assisi. Questo è il punto chiave, i cittadini devono sentire lo Stato con loro".
"Colpito dalla solidarietà dell'Italia" - "Sono molto colpito dal cuore del'Italia: trovo che ci sia un clima straordinario. Le persone si fanno avanti per dare una mano, per dare disponibilità, per offrire posti tetto. La gente ha voglia di dare una mano. Non sciupiamo tutto questo con polemiche politiche che non avrebbero alcun senso. Ricostruiremo tutto", ha concluso.
Ceriscioli: "Quella dei container è un'ottima notizia" - Secondo il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, "la soluzione dei container è un'ottima notizia". "In un evento che si sposta di due mesi rispetto al precedente - ha detto al termine del Consiglio dei ministri - è l'unico modo per poter in un tempo rapido mantenere soprattutto nelle aree interne quella presenza che i cittadini vedono come un pezzo della loro identità".
SU TGCOM24