Le piace sottolineare che è un po' "invecchiata", ma a Giorgia più che le rughe interessa curare l'anima. Così eccola senza filtri, con la sua faccia. Quella di una bellissima 45enne che ha imparato a volersi bene. C'è Giorgia nella cover dell'attesissimo album "Oronero" che esce il 28 ottobre e c'è Giorgia nei testi, ne firma 10 con il compagno Emanuel e Pacifico su 15 del disco. "Non mi importa più del giudizio degli altri, ho imparato a difendermi", racconta a Tgcom24.
Si può dire che è un album all'insegna della libertà?
Ho lavorato proprio per questo, con sincerità e spontaneità. Anche nella voce. E' la prima volta che canto in studio come canto dal vivo. Ho lavorato con molta libertà anche negli arrangiamenti. Fuori dai canoni.
Ci sono pezzi di diverso genere, non è stato un problema?
Non mi sono posta il problema di quanto fossero diversi, era così. Costruendo mattone per mattone, canzone per canzone, senza contare il numero, le somiglianze. C'è molta verità. Per la prima volta sono riuscita a trovare il modo di esprimermi al servizio della cantante. Quella che scrive si è messa al servizio di quella che canta per trovare la parola giusta, il suono giusto. E soprattutto dicendo quello che volevo dire senza filtri di pudore.
Hai scritto molti brani, perché questa scelta?
Ho finalmente fatto pace con la scrittura, scrivo dal primo album e ho sofferto molto perché questa cosa non arrivava. E questo mi ha portato a modificare la scrittura come strumento per dire 'ci sono'. Bene, quella cosa oggi non c'è più. Ora c'è una conoscenza di me maggiore. In passato avevo molti filtri, non volevo essere tropo nuda rispetto a quello che dicevo. Non è più così. Sarà che sono un po' invecchiata ma non cerco più il riconoscimento esterno.
Si respira un messaggio di speranza...
Il lieto fine non me lo potete togliere. Usiamo pochissimo di quello che abbiamo, non ci hanno mai allenato a usare delle parti come l'anima. Ci sono cose non codificabili, non visibili. La mia speranza è che si arrivi a mettere insieme più parti: sensibilità, intelligenza, anima.
Ci metti la tua faccia, la terza faccia nel terzo disco...
Esatto, l'ho fatto proprio per far vedere la differenza. Sembrano passati trent'anni. Ma questa sono io.
Chi è Giorgia oggi?
E' una 45enne esaurita dalla vita quotidiana, che porta il figlio a scuola, fa la spesa, prepara la cena ma anche la cantante di 'Come saprei' che ha imparato a cantare con più libertà e a dire le cose senza preoccuparsi troppo del giudizio degli altri. Che mi ha fregato per tanti anni. Nella fase creativa il giudizio non deve influenzare, nei concerti è diverso, quando faccio la scaletta penso a quello che il mio pubblico vorrebbe sentire.
Tra i ringraziamenti citi anche chi ti ha illuso e tradito, a cosa ti riferisci?
Questo ultimo anno ho beccato delle botte da persone dalle quali non me lo aspettavo. Mi hanno raggirato, fregato, illuso. Con una facilità incredibile. Mi sono sentita un po' 'fessacchiotta'. Negavano l'evidenza, siamo arrivati al punto in cui neanche la verità ha più valore. Ho imparato così a difendermi, negli anni mi sono fatta fare tante porcherie senza protestare, scusando l'altro. Oggi sono più tosta.
Come è stato lavorare con il tuo compagno Emanuel?
In studio siamo due macchine perfette, consapevoli l'uno dell'altro. A casa invece ci scanniamo. Io che lo rimprovero perché non fa le cose bene in casa, lui che mi dice 'stai calma'... Poi nostro figlio ci riconcilia.