Guzzetti (Acri): stop pressing Ue-Bce sulle good bank
Il presidente dell'associazione lancia poi l'allarme sul fondo Atlante: "Poche adesioni da stranieri, si rischia di vanificare tutto"
Il presidente dell'Acri Giuseppe Guzzetti chiede alla Bce e alla Commissione Ue di cessare "l'eccessiva insistenza" sui requisiti di capitale e sugli aiuti di Stato per permettere così la cessione delle 4 good bank. Il suo discorso alla giornata del risparmio ricorda come tali atteggiamenti "non renderebbero possibile l'operazione". Guzzetti lancia poi l'allarme sul fondo Atlante: "Poche adesioni da stranieri, si rischia di vanificare tutto".
"Vendere le good bank con un occhio al territorio" - Secondo il numero uno dell'Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa, gli sforzi nel processo di vendita di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti, "oltre al prezzo dell'alienazione, dovranno tenere conto della stabilità del futuro assetto proprietario e del radicamento nei territori degli istituti interessati".
"Poche adesioni ad Atlante, obiettivi a rischio" - La nascita di un mercato delle cartolarizzazioni delle sofferenze bancarie "è tutta in salita, nonostante il corposo intervento delle Fondazioni bancarie per la nascita di Atlante", ha affermato ancora Guzzetti. "Ricordo che senza i 536 milioni conferiti ad Atlante dalle Fondazioni la soglia dei 4 miliardi di euro fissata dalla Bce non sarebbe stata raggiunta".
Ma "il contenuto numero di adesioni pervenute - ha sottolineato - rischia di vanificare in larga misura lo scopo per cui Atlante è stato costituito: cioè che Atlante non sia solo (o soprattutto) uno strumento per governare alcune emergenze, quanto piuttosto un intervento ad ampio spettro capace di creare un vero mercato dei Non Performing Loans (Npl) e di alzare così il valore di cessione delle sofferenze da parte delle banche".
SU TGCOM24