Dopo lo sgombero

Calais, bambini dormono all'aperto: è emergenza

Le associazioni di volontariato lanciano l'allarme per i bimbi lasciati a loro stessi dopo lo sgombero della "giungla"

Molti bambini sono stati costretti a dormire all'aperto senza nessuna assistenza nel campo migranti di Calais. A dare l'allarme è l'associazione di volontariato Help refugees che tramite il proprio profilo Twitter condivide le foto di questi piccoli che si stringono l'uno all'altro in cerca di calore nel freddo della notte . Save the Children aveva, già nei giorni scorsi, avvertito che i bambini del campo correvano dei seri pericoli.

Anche se secondo il prefetto di Pas-de-Calais, Fabienne Buccio, lo sgombero era terminato già alcuni migranti avevano iniziato a tornare nel campo, attivo dal 2014. La giungla sembra essere tutt'altro che distrutta: infatti i minori non accompagnati, cioè i bambini senza famiglia che risiedevano nel campo, hanno dovuto dormire all'aperto

Sarebbero più di 100 i minori rimasti nella giungla: avrebbero dovuto trovare un riparo in un hangar riadattato a dormitorio ma non è stato così. I bambini non hanno avuto alternative se non sdraiarsi lì dove si trovavano e dormire: infatti, il rifugio a loro promesso non era disponibile e le tende che avevano appena lasciato sono state distrutte dagli incendi scoppiati nella giungla

Nelle stesse ore il giornale britannico Mail Online riporta la notizia di uno stupro di gruppo avvenuto ai danni di una giovane migrante etiope: cinque uomini l'avrebbero aggredita durante lo sgombero della giungla. La donna, soccorsa dai volontari del campo, sarebbe già stata sottoposta ad esami medici. Secondo quanto riferito dal Prefetto la violenza sarebbe avvenuta vicino al punto dello stupro da parte di migranti della traduttrice di France5.