Drammatico appello del vicesindaco di Acquasanta dopo le due violente scosse di terremoto che hanno colpito nuovamente l'Italia centrale. "Venite ad aiutarci, la montagna si muove. C'è il rischio che ci crolli addosso" ha detto Gigi Capriotti, bloccato al buio, sotto la pioggia, da una frana che gli impedisce di raggiungere il paese. "Sentiamo massi e crolli nel buio - ha proseguito -. Non sappiamo dove fuggire".
Ma non solo ad Acquasanta gli amministratori cittadini hanno usato toni da tregenda. La portata di questa nuova tragedia che ha colpito il Centro Italia la si avverte anche nelle parole di altri sindaci e vicesindaci. Marco Rinaldi, sindaco di Ussita, epicentro della seconda scossa da 5.9, ha parlato di "scena apocalittica" e ha detto che il suo "paese è finito". "Sono crollati tratti delle mura di cinta, abbiamo crolli diffusi in tutto il territorio e alcune frazioni isolate, che non riusciamo a raggiungere ha poi spiegato.
Mura crollate e grandi difficoltà anche a Castelsantangelo sul Nera, dove il sindaco ha persino invocato l'intervento divino. "Aspettiamo che dio si calmi - ha commentato Mauro Falcucci -. Ho visto crolli, il centro storico è immerso in una nuvola di polvere e ci sono danni anche nelle frazioni. E' finito ko il nostro unico albergo e stiamo organizzando il trasferimento di una decina di anziani a Camerino". Dove dormirete stanotte? "Non lo so, abbiamo ancora 4 tende, le tenevamo per scaramanzia...".