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Ventotene, l'isola bella che tentò Ulisse

Vero paradiso dei sub l’isola flegrea offre un’acqua purissima e una storia millenaria

Ventotene, isola delle Sirene: fatti incantare

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Una storia millenaria, un’acqua purissima e un grande parco marino, vero paradiso dei sub e per chi ama il mare autentico

La leggenda vuole che Ventotene fosse l’isola delle sirene che cercarono di incantare l’avventuroso Ulisse: certo, questa isola laziale, che sorge dal mare Tirreno tra Ischia e  Ponza è l’ideale per chi del Mediterraneo vuole sentire l’anima più vera, fatta di silenzi e di profumi intensi, di tradizioni plurimillenarie, di fiori e colori altrimenti introvabili, con paesaggi mozzafiato con la vicina isoletta  di santo Stefano in controluce.

Ventotene, isola in provincia di Latina, è circondata da un mare purissimo, così pieno di vita che lo stato ha costituito un’Area Marina protetta che è diventata per la ricchezza della sua fauna ittica un vero paradiso per i sub. Poche spiagge. Cala Nave, Cala Battaglia, ma magnifiche, una costa che riserva anfratti e insenature dalle quali immergersi nelle acque limpide è un’emozione impagabile.  Ventotene fa geograficamente parte dell'arcipelago pontino, mentre geologicamente è parte delle isole Flegree, insieme a Ischia, Procida e Vivara.

Memorie di una storia antichissima - Un lembo di terra al centro del Tirreno, crocevia di popoli e razze, custode di duemila anni di storia. I Romani costruirono l’acquedotto, il porto, una sontuosa villa imperiale e la elessero esilio dorato di Giulia, la figlia ribelle dell’imperatore Augusto che amava la libertà e la vita spensierata. Del periodo romano a Ventotene sono rimaste diverse rovine di ville e acquedotti, il porto antico e le peschiere modellate nelle rocce vulcaniche di tufo. Da visitare senz’altro il ricco Museo archeologico ospitato nel borbonico Forte Torre Dopo il dominio romano solo nel ‘ 700 l’isola rinacque, quando i Borbone la ripopolarono e costruirono gran parte del centro abitato: la Chiesa, il Castello, le Rampe, le case del Pozzillo e il famoso carcere sul vicino isolotto di  Santo Stefano. Colori pastello e una vita distesa, fatta di pesca e agricoltura. Durante il periodo fascista, precisamente dal 1941 al 1943, sull'isola furono confinati numerosi antifascisti di tutte le tendenze, nonché persone considerate non gradite al regime. 

Spiagge e anfratti incantevoli - Ventotene è uno di quei luoghi speciali dove ci si sente in un altro mondo, che avvolge e trasmette energia e che lascia sempre desiderio di tornare. Ventotene ha poche spiagge accessibili a piedi. La principale è Calanave, facilmente raggiungibile dal Porto romano. La sabbia è di color nero ed è possibile noleggiare ombrelloni e lettini. Nel pomeriggio non si può perdere un’indimenticabile tramonto dal belvedere di Parata Grande. Altra spiaggia facilmente raggiungibile è Cala Rossano, all’interno del Porto nuovo. L’isola è ricca di numerosi e suggestivi scorci tufacei e basaltici visibili da mare. E’ semplice noleggiare una barca: nel porto romano ci sono punti attrezzati i e disponibili ad organizzare gite giornaliere con sosta bagno e spuntino a bordo. Qualsiasi punto dell’ isola sceglierete, vi accorgerete che, nonostante la presenza dell’uomo, il mare di Ventotene è rimasto incontaminato.

Immersioni per tutti i gusti - Ventotene, come abbiamo detto è un vero eden per chi ama le immersioni subacquee: "Punta Pascone", consente immersioni facili con profondità massima di soli 15 metri. Il fondale di sabbia lavica nera è popolato da tracine e rombi. Su di questo si apre un'ampia grotta, ricca di nudibranchi, molto suggestiva per la fotografia subacquea. "Secca dell'Archetto", a circa 300 metri dalla costa dell'isola in mare aperto, promette un’immersione più impegnativa per via della profondità fino a 50 metri, ma comunque accessibile a tutti. Un tunnel subacqueo, a profondità ancora ridotta, è ricco di spugne, di re di triglie e di anemoni di mare. "Punta dell'Arco", fino ai 40 metri di profondità, caratterizzata da due grotte a 30 metri ricche di tunicati e di castagnole rosse. C’è poi il relitto della Santa Lucia, affondato il 24 luglio 1943 da un attacco aereo e posato sul fondale sabbioso da 39 a 46 metri di profondità.

Ricca di sapori - L’isola è ricca di sapori, come le celebri lenticchie, le fave, gli asparagi, i carciofi, il rosmarino e il finocchietto che qui hanno un aroma unico e che finiscono in cucina per rendere ancora più gustose le varietà più pregiate di pesce fresco come aragoste, saraghi, cernie, scorfani, triglie e merluzzi a quelle meno rinomate ma dal gusto inconfondibile, come le ricciole e le occhiate.

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