PIRATI INFORMATICI

Attacchi hacker a provider Usa: Twitter, Spotify e Cnn inaccessibili

Per diverse ore siti come Twitter, Visa, Cnn, Amazon e Netflix sono stati "oscurati" a causa di due attacchi compiuto contro la Dyn

Vari siti come Twitter, Spotify, Cnn, Netflix, Visa, Cnn, Amazon e Reddit sono rimasti "invisibili" sulla costa orientale degli Stati Uniti a causa di diversi attacchi hacker contro il provider dns Dyn. Si tratta di uno dei principali servizi di questo tipo, e un suo blocco fa sì che le aziende associate non riescano più a caricare i propri siti web. Il Dipartimento americano per la sicurezza nazionale ha aperto un'inchiesta e indaga anche l'Fbi.

Primo blocco durato un paio d'ore - Il primo blocco è durato circa due ore, mentre ora il traffico è ripreso regolarmente. Lo rende noto la stessa Dyn, i cui server sono stati presi di mira - si spiega - da pirati informatici che hanno mandato in tilt il sistema provocando un sovraccarico di traffico.

I successivi attacchi - Il secondo attacco è avvenuto circa quattro ore dopo il primo. "Continuiamo ad avere problemi", aggiunge la società che gestisce i server di migliaia di aziende". Il maxi-attacco ha creato disagi anche sulla rete della PlayStation, del gruppo Sony. Un terzo è arrivato dopo poche ore ancora.

Attacco non è opera di Stati stranieri - Secondo la Cnbc, che cita alcune fonti, l'ondata di cyber-attacchi che ha colpito gli Stati Uniti non sarebbe stata orchestrata da unoStato straniero, ma si tratterebbe di "vandalismo su internet".

Cosa sono i dns - Il provider, Dyn, ospita i cosiddetti Domain Name Server (Dns), grazie ai quali il semplice nome di un sito web viene tradotto in un indirizzo IP che i computer usano per identificare sé stessi su una rete. L'attacco in questione è stato un "Distributed Denial of Service" (DDoS); in pratica i pirati informatici hanno impedito il regolare flusso di dati sovraccaricando server con informazioni inutili e ripetute richieste di caricamento di pagine web.

Services have been restored to normal as of 13:20 UTC.

— Dyn (@Dyn) 21 ottobre 2016