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Napoli, lei si uccise lanciandosi dal balcone di casa: l'ex compagno condannato a 19 anni in Appello

Confermata l'ipotesi della morte come conseguenza di maltrattamento: Arianna Flagiello si suicidò per difendersi dalla violenza, dalle minacce e dalle pressioni psicologiche

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Mario Perrotta è stato condannato a 19 anni di carcere per la morte di Arianna Flagiello, la sua ex compagna, deceduta nell'agosto del 2015 dopo essersi lanciata nel vuoto dalla propria abitazione al Vomero. Lo ha deciso la quinta sezione della Corte di Assise di Appello di Napoli. La condanna è scesa di tre anni rispetto al primo grado, ma ora i giudici hanno riconosciuto anche la tentata estorsione ai danni della vittima, per la quale Perrotta era stato assolto.

I giudici hanno così confermato l'ipotesi della morte come conseguenza di maltrattamento: Arianna si uccise per difendersi dalla violenza, dalle minacce e dalle pressioni psicologiche. Il 4 marzo, il sostituto procuratore generale della Corte di Appello di Napoli Giovanni Cilenti al termine della sua requisitoria aveva chiesto 24 anni di carcere per Perrotta, accusato di istigazione al suicidio e maltrattamenti, con l'aggravante della morte, e di tentata estorsione (nei confronti della madre della vittime e della vittima stessa). 

La mamma in lacrime: "La mia famiglia ha avuto giustizia" "Niente e nessuno può restituirmi mia figlia, ma è consolatorio, per una madre e per una famiglia intera, avere avuto giustizia", ha commentato Angiola Donadio, mamma di Arianna , tra le lacrime. Visibilmente commossi, al termine della lettura del verdetto, anche il padre, la sorella, la criminologa Antonella Formicola, che ha assistito la famiglia e gli avvocati, Pasquale Coppola e Marco Imbimbo.  

"Si è fatta giustizia per tutte le vittime di femminicidio" "Non si è fatta giustizia solo per Arianna Flagiello, ma per tutte le vittime di femminicidio", ha detto Formicola. "Questa sentenza - ha aggiunto la criminologa - deve rappresentare un monito: solo in questa maniera si possono scoraggiare queste morti assurde. Solo così un assassino comprende che la giustizia c'è, esiste ed è severa. Dall'inizio del 2021 - ha ricordato Antonella Formicola - sono già 20 le vittime di femminicidio, e l'anno è iniziato solo tre mesi fa. Tutte donne massacrate dai compagni nel peggiore dei modi".

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