SEI ANNI DOPO LA MORTE

Catania, 19enne trovata impiccata: rinviato a giudizio l'amante

Inizialmente si era seguita la pista del suicidio, ma i carabinieri del Ris hanno trovato tracce di sangue dell'uomo sotto le scarpe della giovane

Rinviato a giudizio per l'omicidio dell'amante dopo sei anni. E' accaduto a Nicola Mancuso, oggi 32 anni, per la morte di Valentina Salamone, 19, trovata morta impiccata il 24 luglio 2010 ad Adrano (Catania). Inizialmente si era creduto fosse un suicidio. Poi la Procura di Catania ha chiesto il processo per l'imputato dopo che erano state rinvenute tracce di sangue dell'uomo sotto le scarpe della vittima. Mancuso si è sempre proclamato innocente.

Suicidio o omicidio? -  Per il caso in un primo momento era stata chiesta l'archiviazione, ritenendo che la 19enne si fosse suicidata, ma la Procura generale di Catania, dopo perizie dei carabinieri del Ris attraverso le quali sono stata trovate tracce di sangue dell'uomo sotto le scarpe della giovane, ha chiesto il processo per l'imputato.

Mancuso è attualmente detenuto per droga - Mancuso, che è sposato ed aveva avuto una relazione con la vittima, si è sempre proclamato innocente. L'uomo fu arrestato il 4 marzo del 2013 e scarcerato il 28 ottobre successivo dal Tribunale del riesame. Attualmente è detenuto per traffico di droga, reato per cui è stato condannato in secondo grado a 14 anni di reclusione. La prima udienza del processo si terrà il 23 febbraio del 2017 davanti la Corte d'assise di Catania.