A SPINEA

Venezia: parroco sparisce, conto corrente svuotato

Nel paese circola la voce che il sacerdote avesse una relazione con la perpetua e che fosse condizionato da lei

Ha fatto le valigie e se n'è andato don Flavio Gobba, parroco della chiesa dei Santi Vito e Modesto di Spinea, comune nella città metropolitana di Venezia. Non ha fatto un discorso di congedo come don Marco Scarpa, che sempre nel capoluogo veneto aveva deciso di lascire l'abito talare. E' semplicemente sparito. E' stato il cappellano a dare l'annuncio con una missiva ufficiale. A scomparire però non è stato solo il prete, ma anche un bel gruzzoletto dal conto corrente della parrocchia che in quest'ultimo anno e mezzo si è prosciugato, non si sa come. Nel paese, inoltre, circola la voce che il sacerdote avesse una relazione con la perpetua e che fosse condizionato da lei.

"Don Flavio Gobbo sospende il servizio di parroco a partire da oggi. Purtroppo una situazione di affaticamento lo ha spinto a chiedere ai superiori un tempo di riposo che il vescovo gli ha concesso volentieri, assicurando che non mancherà l'aiuto affinchè questa popolosa parrocchia possa essere seguita come merita": questo è quanto si legge nella missiva ufficiale, come riportato da Il Gazzettino. La Curia non dice nulla in più e fa sapere di non volere speculazioni su crisi sentimentali. E' qui che entra in scena la perpetua: tutta Spinea aveva già collegato la sparizione del parroco alla donna. E tutti erano al corrente di quanto la collaboratrice influenzasse le decisioni del parroco, ma le voci si limitavano alle mura domestica o, comunque, a bisbigli.

La perpetua era stata assunta di punto in bianco con uno stipendio iniziale di 700 euro che poi era lievitato considerevolmente. 

L'influenza della donna, però, è particolarmente significativa in relazione alla cassa della parrocchia. Pare che il denaro al suo interno ammontasse a 200, 300 mila euro. I soldi uscivano un po' alla volta e, in un anno e mezzo, il conto corrente sembrava quasi impazzito tra entrate e uscite. Gli esborsi erano di mille, duemila e perfino di decine di migliaia di euro in un colpo solo. Pare, infatti, che la Banca d'Italia avesse anche aperto un procedimento per alcuni movimenti sospetti. Secondo alcune indiscrezioni, la perpetua è una giocatrice d'azzardo accanita e, quindi, parte del gruzzolo potrebbe essere stato decimato da lei. 

Il parroco precedente, don Antonio Genovese, prima si trasferirsi nel 2014, aveva lasciato un bel po' di denaro alle casse della chiesa. Ma anche quello è sparito. Con don Flavio forse? Quel che è certo è che la perpetua non è scomparsa con lui, ma gironzola per Spinea con la macchina che pare le abbiano donato i parrocchiani, a questo punto non si sa se direttamente o indirettamente.