La suocera: "Chiarezza sulla morte di Manuel"

Cagliari, bruciata dal marito: "L'esposto della madre? Ben venga"

Valentina Pitzalis sul blog Neraedintorni risponde alla madre di Manuel Piredda, che morì dandole fuoco: "Sono tranquilla, so cosa accadde"

Un nuovo esposto alla Procura di Cagliari per riaprire il caso della morte di Manuel Piredda, il giovane di Carbonia, che perse la vita il 18 aprile 2011 nell'incendio che provocò in casa nel tentativo di bruciare viva la moglie Valentina Pitzalis, che rimase gravemente ferita. A firmarlo è la madre di Piredda, Roberta Mamusa, che chiede la riapertura del caso sulla morte del figlio, non avendo mai dato credito alla versione della ragazza. Valentina, allora, sul blog Neraedintorni afferma: "Non intendo rispondere a questo atto in nessun modo, sono serena: so quello che è accaduto".

Due donne contro La madre di Manuel Piredda, Roberta Mamusa, ha presentato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica, per far riaprire il caso del figlio morto dopo aver cosparso di liquido infiammabile la moglie Valentina Pitzalis. Quest'ultima rimase gravemente ustionata e non è mai stata creduta dai genitori di Manuel, che ora la accusano di istigazione. Così, Mamusa, attraverso l'avvocato Gianfranco Sollai, ha chiesto "che venga fatta maggiore chiarezza in merito alla morte di Manuel e che venga iscritta una nuova notizia di reato che veda come persona offesa mio figlio".

La posizione di Valentina Pitzalis arriva dal blog Neraedintorni del giornalista Fabio Lombardi. "La giustizia mi darà ragione, sono serena e sollevata del fatto che abbia presentato l'esposto", precisa. "Purtroppo né io né il mio avvocato possiamo accedere al contenuto dell’esposto stesso - aggiunge. - Questo farà, infatti, il suo corso che potrebbe durare mesi o anni, non è dato sapere (...) E' stato affermato più volte in maniera strumentale dalla Signora Mamusa e dalle persone a lei vicine che Manuel fosse morto non dopo avermi dato fuoco a causa dei fumi respirati e del ritorno di fiamma, ma perché aveva il cranio devastato da una ferita".

"Spero solo che la signora Mamusa in attesa della risposta della giustizia, la smetta con la sua campagna di accuse e bugie sul web - continua Valentina. - Ora tutto è in mano a un magistrato. Aspettiamo il suo responso in silenzio. Io sono tranquilla, so quello che è accaduto e come sono andate le cose".