Ruanda, medicinali e sangue grazie ai droni salvavite
I dispositivi possono raggiungere le zone più remote del paese in minor tempo rispetto alla consegna tradizionale con le auto
L'utilizzo di droni per la consegna di medicinali e sangue è un progetto sperimentale attivato in Ruanda ma che è stato fin da subito in grado di salvare vite. Le strutture sanitarie e i medici possono effettuare gli ordini in pochissimo tempo, anche in caso di una emergenza improvvisa, e il drone impiega soli quindici minuti per una consegna che avrebbe richiesto quattro ore.
In
Ruanda sono molti gli ambulatori e gli ospedali
difficili da raggiungere che rimangono
privi di farmaci o di plasma e sacche di sangue: a causa di questo
2,9 milioni di bambini muore ogni anno. Per questo il governo ruandese, in collaborazione con la società Zipline, ha messo in atto un nuovo
metodo di consegne tramite
droni.
Il
centro di comando riceve tramite
sms o chiamata telefonica l'ordine da parte dei dottori: in pochi minuti il pacchetto di farmaci dotato di paracadute è stipato all'interno del drone. I tecnici impostano la rotta
tramite Gps e il piccolo aereo viene poi caricato su una
catapulta che lo lancia, letteralmente, in cielo.
"Il tempo per ordinare e ricevere le scorte tramite camion è semplicemente troppo lungo", ha dichiatato
Jean Philbert Nsengimana, il ministro della salute e delle tecnologie dell'informazione del Ruanda, sapendo che circa 150mila donne all'anno muoio di parto a causa di emorraggie.
Con una
velocità di 100km/h il dispositivo può raggiungere in pochissimo tempo qualunque centro medico seguendo la rotta con il Gps incorporato: pioggia o vento non sono un impedimento al trasporto. Una volta raggiunto l'obiettivo il drone lancia il
pacco che
grazie al paracadute atterra al suolo.
"L'uso dei droni per la consegna di prodotti medici può sopperire alla mancanza di risorse nelle infrastrutture", ha spiegato
Dr. Margaret Chan, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Salute. Fino ad ora il trasporto di farmaci, vaccini o plasma era praticamente impossibile durante la
stagione delle piogge a causa delle strade allegata e delle inondazioni di qualsiasi via di comunicazione. Ora, invece, è possibile aiutare i pazienti grazie ai droni in qualsiasi momento dell'anno e situazione.
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