Ricorda quasi il caso di Tiziana Cantone ma non ha suscitato lo stesso sdegno: è quanto accaduto ad una casalinga 40enne di Castelfranco Veneto che nel 2015 si era tolta la vita perché vittima di un'estorsione dopo la pubblicazione su Facebook di alcune sue foto sexy. La Procura di Treviso ha chiuso le indagini e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per una coppia napoletana.
Il pm Paolo Fietta sta per rinviare a giudizio un uomo di 35 anni e una donna di 30, entrambi napoletani, che sono accusati di tentata estorsione, diffamazione aggravata, sostituzione di persona e morte in conseguenza di altro reato.
Secondo l'accusa il partenopeo si era finto un amico della trevigiana, mamma di due bambini, e l'aveva convinta a inviargli alcune immagini in abbigliamento intimo. Una volta in possesso delle foto la coppia avrebbe iniziato a ricattare la donna chiedendole qualche migliaia di euro.
Non riuscendo a ricevere il denaro i napoletani avrebbero reso pubbliche quelle immagini rendendo impossibile la vita, anche familiare, della veneta che non reggendo alla tensione si impiccò nel bagno di casa il 3 gennaio 2015. La vicenda ricorda quella della 31enne napoletana suicidatasi il 13 settembre scorso dopo che alcuni suoi video hard erano finiti in rete.