Nigeria, liberate 21 ragazze rapite da Boko Haram nel 2014
Si ritiene che le studentesse siano sotto la protezione dei servizi di sicurezza nella città di Maiduguri
Ventuno ragazze del gruppo di studentesse della città nigeriana di Chibok rapite ad aprile del 2014 dai terroristi di Boko Haram sono state liberate e attualmente si ritiene che siano sotto la protezione dei servizi di sicurezza nella città di Maiduguri. Lo riferisce Bbc News, citando un alto funzionario governativo nigeriano, e precisando che le circostanze della loro liberazione non sono al momento chiare.
Secondo la Bbc online "la maggior parte delle liceali ha dei bimbi", mentre l'agenzia di stampa Ap riferisce che "tutte le ragazze tranne 3 avevano dei bimbi". Il quotidiano nigeriano Daily Post citando altre fonti ha invece scritto che "ci sono indicazioni che la maggior parte delle 21 ragazze potrebbe essere incinta", ma il giornale precisa di non essere in grado di verificare la notizia.
Il sequestro delle studentesse nigeriane aveva scatenato forte indignazione a livello internazionale, seguita da una delle più grandi campagne lanciate sui social media sotto l'hashtag
#BringBackOurGirls.
Il 14 aprile del 2014 i jihadisti rapirono di notte 276 ragazze, ma diverse di loro riuscirono a saltare giù dai camion su cui erano state caricate e a mettersi in salvo. Complessivamente furono quindi 219 quelle portate via dai terroristi di Boko Haram. Una di loro,
Amina Ali Nkeki, è stata ritrovata a maggio mentre raccoglieva legna nella Foresta di Sambisa, roccaforte degli integralisti nel nord-est del Paese, al confine con il Camerun.
In un video diffuso ad agosto, gli jihadisti hanno dichiarato che alcune delle ragazze sarebbero rimaste uccise in raid aerei lanciati dall'esercito nigeriano. Il filmato ha mostrato circa 50 studentesse al fianco di un uomo armato che ha chiesto il rilascio di alcuni miliziani in cambio della loro liberazione. Complessivamente, con le 21 ragazze di oggi, sono 22 quelle tornare in libertà.
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