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Crociata antikebab a Padova, nuovi bar solo con 60% prodotti locali

Il provvedimento, già attivo a Firenze, dovrà essere approvato dal Consiglio comunale. Riguarda la zona del centro storico

A Padova per aprire un nuovo locale che preveda la vendita di cibo e bevande nel centro storico bisognerà che almeno il 60% dei prodotti offerti siano locali. Lo ha annunciato il vicesindaco Eleonora Mosco, spiegando: "E' uno dei provvedimenti antikebab che l'amministrazione leghista ha deciso di intraprendere per difendere le attività che vendono prodotti di qualità". Una crociata già intrapresa dal sindaco Pd di Firenze Dario Nardella.

Come scrive Il Mattino di Padova, con il nuovo provvedimento a firma del primo cittadino Massimo Bitonci "è consentito esclusivamente l'insediamento e il trasferimento di attività artigianali/commerciali di preparazione e/o vendita di prodotti alimentari qualora l'esercente ponga in vendita nella misura di almeno il 60% di prodotti filiera veneta. Un prodotto si dice di 'filiera veneta' quando ogni fase, dalla produzione primaria alla commercializzazione, avviene nella Regione Veneto".

Per chi invece vorrà aprire un nuovo locale senza rispettare il tetto del 60% di prodotti locali  la trafila per avere il via libera dal Comune sarà molto più arzigogolata.  La norma deve ancora ricevere l'avallo del Consiglio comunale.

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