Istruzione

Come sostenere i figli quando arriva un brutto voto

I consigli per affrontare i momenti scolastici no e superarli

Tornare a casa da scuola con un giudizio negativo: per la maggior parte dei bambini rappresenta un trauma. Perlomeno, se è la prima volta che accade. Eppure, prima o poi, tutti gli studenti passano da questo tipo di esperienza. Se fino a non molto tempo fa la reazione dei genitori era per lo più una bella ramanzina, oggi le mamme e i papà si interrogano con più attenzione in merito al comportamento migliore per aiutare i figli a crescere, superando anche le delusioni. L'importante è non drammatizzare, ma nemmeno sminuire. Appellarsi a intuito, buonsenso e dialogo, resta sempre la strada più valida ed efficace.

Gli errori che aiutano a crescere - Uno dei primi concetti che andrebbero trasmessi ai figli è l'utilità dell'errore. Infatti, un brutto voto non è un fallimento ma è semplicemente un ostacolo, qualcosa da superare e che, prima o poi, tocca a tutti gli esseri umani. La nostra società inculca a grandi e piccini, inarrivabili modelli di perfezione che i bambini, anche se non lo dimostrano apertamente, interiorizzano trasformando, poi, ogni caduta in una sconfitta personale. Il voto dovrebbe quindi restare un voto, e non coinvolgere la persona nel suo insieme. È un episodio che va considerato con la dovuta attenzione ma che non definisce il bambino. Per questo, è fondamentale che qualsiasi tipo di critica o giudizio conseguente al brutto voto, siano circoscritti a quell'episodio e non diventino un giudizio alla persona. È altrettanto importante spiegare ai bambini che la base dell'apprendimento è proprio l'errore.

Non sminuire - Non drammatizzare non significa, però, prendere sotto gamba il brutto voto e far passare il messaggio che la scuola non sia importante. Il voto negativo va preso seriamente perché parte di un percorso cruciale per la crescita del bambino: imparare e costruirsi solide basi culturali. Ma cosa vuol dire, in pratica, affrontare un brutto voto con la dovuta serietà? Significa spiegare ai figli che per crescere bisogna cadere ma che, grazie all'impegno, il brutto voto diventa un'occasione per migliorarsi, per apprendere. È necessario focalizzarsi a lungo sull'importanza dell'impegno: applicandosi, senza fare drammi, si può risolvere qualsiasi problema. Questo tipo di insegnamento vale sia per la scuola, sia per la vita stessa. In caso contrario, si cresceranno futuri adulti preda di vittimismi e senso di inadeguatezza.

Genitori e insegnanti - Uno degli errori più frequenti dei genitori, oggi è coalizzarsi con i figli contro i docenti. E spesso ciò accade proprio a causa di un brutto voto. Infatti, sono gli stessi genitori a sentirsi sminuiti dal voto, creando una spirale deleteria per la crescita serena dei bambini e per il loro approccio nei confronti della scuola. Tutto ciò fa sì che anche gli insegnanti non si sentano più liberi di esprimere giudizi congrui, perché timorosi delle reazioni emotive di bambini e ragazzi non abituati a sbagliare, impegnarsi e rialzarsi. Invece, è bene che i genitori si astengano da qualsiasi tipo di esternazione riguardante i docenti (e presunte ingiustizie) in presenza dei figli. E, allo stesso modo, sono sempre i genitori a dover imparare ad avere fiducia nel corpo docente, mostrandosi collaborativi e aiutando l'insegnante a non perdere autorevolezza.