Sembrava una morte accidentale, magari dovuta ad un attacco cardiaco, invece si sta trasformando in un giallo la scomparsa di Albano Crocco, l'infermiere 68enne in pensione di Lumarzo (Genova) che era uscito per cercare funghi e non aveva fatto ritorno a casa. Il suo cadavere è stato trovato nei boschi vicino all'abitazione. Secondo gli inquirenti è stato ucciso con una fucilata e quindi decapitato con un coltello. La testa non è stata ritrovata.
Era stata la figlia dell'uomo a dare l'allarme e anche lei ha partecipato alle ricerche che si sono concluse alle 19 di martedì quando i vigili del fuoco e dagli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico Ligure hanno ritrovato il corpo. Inizialmente si è pensato che l'anziano si fosse decapitato nella caduta, poi il medico legale ha posto i primi dubbi trovando chiare tracce di una lama sul collo. Inoltre la testa non è stata ancora ritrovata.
Secondo il medico legale il colpo di fucile che ha ucciso l'infermiere è stato esploso a distanza ravvicinata con un'arma da caccia. L'assassino, che forse era con lui, lo ha colpito alle spalle. La testa, invece, è stata recisa con un grosso coltello.
Gli investigatori, che hanno ascoltato diverse persone, hanno un elenco di tre sospetti per l'omicidio: si tratta di parenti e amici che negli ultimi tempi avrebbero avuto violenti litigi con la vittima.