"Approvato il decreto legge terremoto. Avevamo promesso: non vi lasceremo soli. E così faremo. Tutti insieme". Lo scrive su Twitter Matteo Renzi, recatosi ad Amatrice, Arquata del Tronto ed Accumoli, i paesi maggiormente colpiti dal sisma del 24 agosto. Per far fronte al completamento dell'emergenza, il decreto votato dal Cdm stanzia 300 milioni di euro. Per la ricostruzione vera e propria, la legge di Bilancio garantirà 4,5 miliardi di euro.
I fondi per la ricostruzione - Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, ha annunciato che per la ricostruzione verrà messa in campo una cifra "notevolmente più consistente" rispetto ai fondi per l'emergenza: "Le stime parlano di 3,5 miliardi per edifici privati e un miliardo per edifici pubblici. Risorse già previste dalla legge di Bilancio che approveremo sabato prossimo e di cui nel decreto si fa esplicito collegamento". Per quanto riguarda questa somma, il governo non ha specificato dove reperirà i fondi: "Sono risorse nazionali. I contributi diretti che arriveranno invece dalla Commissione europea saranno invece entro limiti molto stringenti, che possono andare attorno al 6% della spesa complessiva".
Risarcimento integrale case e prestito onore - Risarcimento integrale per le case egli edifici colpiti, prestito d'onore per il riavvio delle attività produttive, cassa integrazione in deroga per i lavoratori di imprese coinvolte nel sisma, rinvio di imposte e tasse per singoli e imprese in grado di documentare che l'impossibilità del pagamento e' strettamente connessa al terremoto. Sono alcune delle misure previste nel decreto contenente gli interventi urgenti per le zone colpite dal terremoto.
Per assicurare legalità e trasparenza in tutte le fasi della ricostruzione, sottolinea il comunicato di palazzo Chigi, il decreto prevede, oltre alla supervisione dell'Anac, una centrale unica di committenza, un albo delle imprese e uno dei professionisti, oltre a garantire dati costantemente aggiornati.
Renzi: altri imprenditori seguano Della Valle - Il premier, dopo il Cdm, si è trasferito alla Tods a Casette d'Ete, nel Fermano. "Anche gli imprenditori del Lazio seguano l'esempio di Diego Della Valle, che ha deciso di aprire una fabbrica nella città terremotata di Arquata del Tronto. Tutti gli altri imprenditori, chiunque abbia un'attività produttiva, dovrebbe muoversi per aiutare le popolazioni terremotate", ha spiegato.
"Abbiamo approvato il decreto legge per la ricostruzione - ha aggiunto Renzi -. Anche se nulla cancella il dolore per le vittime, per chi non c'è più, ci stiamo muovendo per far ripartire quei territori. Questo è quello che fa la parte pubblica, ma è bello poter contare anche sull'apporto dei privati, come nel caso dell'iniziativa di Della Valle".