"Verità per Regeni", Serracchiani mette lo striscione in Regione
Lo slogan era stato rimosso dal palazzo del municipio per ordine del primo cittadino di Trieste: una scelta che aveva fatto discutere
La presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha esposto su un balcone del Palazzo della Regione lo striscione giallo di Amnesty International con la scritta "Verità per Giulio Regeni". Un analogo slogan era stato rimosso, venerdì 7 ottobre, dal municipio di Trieste, su disposizione del sindaco Roberto Dipiazza. E' stata la stessa Presidente, insieme ad altre due persone, a fissarlo sulla balaustra.
Dipiazza aveva provveduto a togliere lo striscione, anticipando una discussione già in programma, in
Consiglio comunale, sulla mozione presentata dai capigruppo della maggioranza di centrodestra, nella quale se ne chiedeva la rimozione per "evitare il rischio di assuefazione".
Il sindaco aveva giustificato la decisione in una nota: "Preso atto che l'unica capacità del Pd è quella di fare sciacallaggio politico su vicende che meritano tutta la nostra attenzione in termini concreti e non attraverso striscioni che, dopo aver lanciato un giusto messaggio, rischiano di diventare un simbolo per lavarsi la coscienza, ritengo opportuno non alimentare queste bassezze politiche attraverso l'esposizione di uno striscione".
Numerose le reazioni negative, a partire da
Amnesty International, che aveva definito la rimozione dello striscione "un atto intempestivo e fuori luogo, che mostra una grave mancanza di sensibilità in chi lo ha compiuto".
Anche il massimo quotidiano regionale,
Il Piccolo, aveva reagito pubblicando una doppia copertina, in cui campeggiava il manifesto realizzato da Amnesty in favore di Regeni.
Serracchiani non si era pronunciata ufficialmente sulla vicenda, fino al gesto simbolico compiuto al Palazzo della Regione.
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